Il monito di Conti: "La comunità sia unita contro la criminalità" / FOTO

L’arcivescovo alla festa di San Marone

Le celebrazioni per il patrono San Marone (foto De Marco)

Le celebrazioni per il patrono San Marone (foto De Marco)

Civitanova, 17 agosto 2017 - La devozione popolare, la fede della marineria, i curiosi. Folla ieri alla processione di San Marone (FOTO). L’anima religiosa e quella laica della città ancora una volta unite nel nome del patrono, in una ricorrenza che i civitanovesi onorano con la messa, con il corteo dei pescherecci in mare, e con la sagra. Il profano e il sacro, e all’arcivescovo di Fermo, monsignor Luigi Conti, questo aspetto non è sfuggito mentre nella chiesa di Cristo Re ha tenuto l’omelia, e anche quest’anno ha sferzato la città con una predica interamente centrata sulla riconciliazione. Si è spinto perfino a dare un consiglio al sindaco l’arcivescovo. «Con tutti gli assessori che avete a Civitanova, perché non nominarne uno alla riconciliazione, un assessore protettore del bene comune?» ha detto dall’altare, chiedendo poi direttamente al sindaco, Fabrizio Ciarapica, alla sua prima processione con la fascia tricolore, di «essere lui uomo di riconciliazione».

Poi Conti ha invitato a interpretare in senso più profondo la devozione a San Marone: «Venendo a Civitanova ho visto i cartelli che annunciavano la sagra organizzata per San Marone, ma insieme alla festa lavoriamo mi raccomando per i valori di comunità, solidarietà e riconciliazione». L’omelia ha toccato anche l’aspetto della vitalità con i rischi di criminalità. «Sono sempre affascinato – ha confessato – ogni volta che vengo qui. Civitanova è una città vivace ma con problemi e tensioni, la droga, la prostituzione, il gioco d’azzardo e il riciclaggio, che si sono amplificati dopo l’apertura della superstrada (collegamento con l’Umbria ndr). Civitanova esercita un grande richiamo, possiamo dire che è come una grande città, con tutti i suoi problemi. E allora serve il senso di comunità e di devozione per affrontarli insieme». Parole che hanno voluto scuotere, come sempre ha fatto Conti a Civitanova. Dopo l’omelia, processione a piedi fino al molo, con rappresentati dell’amministrazione comunale (oltre al sindaco gli assessori Fausto Troiani, Giuseppe Cognigni, Maika Gabellieri), dell’opposizione (Giulio Silenzi) e con il consigliere regionale Francesco Micucci. Sulla banchina il peschereccio Predatore aspettava di imbarcare l’urna con le reliquie del santo per poi salpare davanti alla costa per arrivare al largo e gettare in mare aperto una corona di fiori per onorare i caduti in mare e chiedere protezione per la città. Stasera processione per San Marone a Civitanova Alta. Domani, sempre nella città alta, concerto di Luca Barbarossa in piazza Libertà (alle 21.30), a mezzanotte lo spettacolo pirotecnico.