Riecco lo scippatore in bici: "Mi ha strappato lo zaino"

Porto Recanati, il racconto della donna derubata

Uno scippo (foto repertorio)

Uno scippo (foto repertorio)

Civitanova, 23 novembre 2017 - Ennesimo scippo, ieri mattina, ai danni di una donna, derubata dello zaino con dentro portafoglio e chiavi di casa da un balordo in sella a una bici rossa. È nuovamente allarme scippi a Porto Recanati, e l’autore è di nuovo il ladro in bici rossa, che da tre settimana si aggira in paese. Sono circa le 12.45 di ieri quando una donna residente in città – S. N., 53 anni – mentre è in bici sul lungomare tra Life Hotel e ristorante Kiro Kiro, scende dalla «due ruote» e prende dallo zaino il cellulare. Proprio in quel momento di distrazione le spunta davanti il ladro in bici, in un attimo arraffa lo zaino e corre via in sella alla bici. La donna, rimasta col cellulare in mano, ha subito denunciato l’episodio ai carabinieri.

«Mi ha rubato tutti i documenti, soldi, bancomat e perfino le chiavi di casa – racconta –. Tenevo tutto dentro allo zainetto nero. Ero appena andata in parafarmacia in bici e avevo deciso di fare un giro all’altezza dell’ex Montecatini, quando mi è arrivato un messaggio sul cellulare. Sono scesa dalla bici, ho sfilato lo zaino e preso il cellulare per rispondere al messaggio, ma proprio in quel momento è arrivato quest’uomo in bicicletta, che mi ha rubato lo zaino. Sono stati pochissimi attimi, ho cercato di rincorrerlo, ma lui velocissimo è fuggito in direzione della ferrovia, verso Scossicci. È stato agilissimo, quasi un acrobata, visto che mentre mi sfilava la borsa con una mano, teneva il manubro della bici con l’altra. Poi sono tornata alla parafarmacia e siccome ero in bici, il titolare mi ha accompagnato subito dai carabinieri per denunciare il fatto». L’identikit del ladro. «Era in sella a una bici rossa – riprende la donna – e aveva una cuffia nera in testa. Non solo, indossava anche una felpa e pantaloni neri. Sono ancora agitata, è stata una cosa improvvisa. Se qualcuno trovasse uno zaino nero in giro, lo porti anche ai carabinieri, potrebbe essere il mio, magari dentro ci sono ancora i documenti e chiavi».