Civitanova, sequestrato il cantiere dell’ex Hotel Roma

Blitz dei carabinieri e degli ispettori del lavoro: riscontrate violazioni sulla sicurezza e trovati operai in nero

(foto di repertorio)

Abbiategrasso - Carabinieri foto Roberto Garavaglia - Studio Sally

Civitanova Marche, 21 dicembre 2017 – Ispezione a Civitanova e cantiere sequestrato da parte dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata (coordinati dal Comandante Martino Danilo Di Biase) e degli Ispettori delle aree vigilanza tecnica e ordinaria dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Macerata (diretti dal capo dell’ispettorato Pierluigi Rausei e coordinati da Maurizio Battistelli), assieme ai militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche. Il blitz ha riguardato il cantiere dell’ex Hotel Roma, in viale Vittorio Veneto, dove si stanno realizzando appartamenti di lusso. Gli ispettori del lavoro e i carabinieri hanno riscontrato la presenza di di quattro lavoratori autonomi e di 11 imprese attive e operative nel cantiere, otto delle quali, tuttavia, del tutto prive del Piano operativo di sicurezza (Pos), il documento principe della valutazione dei rischi nel cantiere.

Inoltre, pur in presenza di un ponteggio di dimensioni importanti, secondo il controllo mancava nel cantiere il Piano di montaggio, uso, smontaggio ponteggio (Pimus). Ispettori e carabinieri hanno rilevato la totale mancanza degli ancoraggi al ponteggio. Inoltre, all’interno del cantiere, la scala di collegamento fra i piani dell’edificio in costruzione aveva pericolose aperture sul vuoto.

Infine, sono stati individuati in una delle imprese due lavoratori su cinque totalmente in nero), per cui è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività di impresa per aver fatto ricorso in modo grave al lavoro sommerso (più del 20% dei lavoratori presenti). Le gravi violazioni accertate e contestate hanno fatto scattare anche il sequestro preventivo dell’intero cantiere edile, concordato con la procura di Macerata. Le sanzioni pecuniarie, penali e amministrative, che riguardano, oltre al committente e alle imprese esecutrici, anche il tecnico coordinatore per la sicurezza, superano i 40mila euro.