Iginio Straffi vicino all’acquisto di villa Conti

Edifici e parco ceduti dall’Opera salesiana al patron delle Winx

Iginio Straffi, presidente e fondatore della Raimbow

Iginio Straffi, presidente e fondatore della Raimbow

Civitanova (Macerata), 23 febbraio 2017 – Iginio Straffi, presidente e fondatore della Rainbow, società che produce le celebri fatine Winx, sarebbe fortemente interessato all’acquisto di villa Conti. Anzi, secondo voci bene informate, sarebbe prossimo l’accordo con l’ispettoria centrale dell’Opera salesiana, che ne è proprietaria. L’acquisto era da tempo nell’aria, il ritardo nel perfezionamento dell’atto dipenderebbe solo dalla complessa procedura che accompagna normalmente la vendita di un bene che rientra nel patrimonio ecclesiastico. Diversi imprenditori e società si erano nel passato interessati alla villa e il fatto che possa essere Straffi l’acquirente non sembra legato solo all’offerta economica, ma anche ad altre ragioni. Fin da quando i salesiani hanno deciso di immettere l’immobile sul mercato, infatti, il criterio è stato sempre quello di evitare investimenti speculativi. Che il presidente della Rainbow sia in linea con tale criterio è certo.

Il suo sarebbe un investimento socio-culturale-ricreativo, come fece capire quando vox populi voleva fosse interessato all’acquisto dell’area Pepi-De Luca, di fronte allo chalet del lungomare nord da lui rilevato. Smentì le voci e in quell’occasione fu di una chiarezza illuminante. «A me – disse – non interessa nessun tipo di speculazione, ma investire a Civitanova, che trovo città ideale per iniziative che arricchiscono l’immagine del territorio, della regione».

Insomma, una filosofia strettamente «patriottica» la sua: questa è la mia terra (Straffi è nato a Gualdo) e la voglio valorizzare. La curiosità è conseguente: investimento di che tipo? Quale sarà il futuro di questo complesso che i civitanovesi sentono come proprio, sebbene non sia mai rientrato nel patrimonio pubblico? È ragionevole pensare che la villa, nella fervida mente di Straffi, possa essere la classica pietra miliare per un rilancio estetico-ambientale che ne faccia un propulsore di offerte di richiamo verso la regione, attraverso quelle fatine ideate, prodotte e diffuse nei Paesi del mondo.

Lo stesso Straffi, imprenditore attento, si occuperà della riqualificazione dei sette ettari di parco dove svettano imponenti cedri del Libano, pini marittimi, lecci e altre essenze arboree. Lui, che ama l’arte, avrebbe anche la solidità finanziaria per il consolidamento del villino art deco, capolavoro del genere nelle Marche, che soffre per le pesanti infiltrazioni di acqua e altre crepe strutturali peggiorate col terremoto. Da ristrutturare poi la palazzina che per anni ha ospitato i salesiani in pensione e la chiesetta neogotica, dove riposano resti della nobile famiglia.