Unioni gay, fatidico sì tra due uomini a Civitanova

La coppia vive nell’Anconetano

L’assessore Cecchetti ha celebrato l’unione civile

L’assessore Cecchetti ha celebrato l’unione civile

Civitanova Marche (Macerata), 26 settembre 2016 - Emozionati durante lo scambio delle fedi, si sono detti sì… lui e lui. Prima unione civile tra due persone dello stesso sesso a Civitanova. Nel palazzo della Delegazione della città alta, ieri mattina, si sono «sposati» due uomini, residenti dell’Anconetano, uno di 68 anni originario del capoluogo dorico e l’altro di 30 del sud. Una storia, la loro, che dura da tanti anni e ora coronata dalla cerimonia resa possibile dalla legge 76 sulle unioni civili in vigore dal maggio scorso, celebrata davanti a pochi intimi dall’assessore alle Pari opportunità, Cristiana Cecchetti.

Niente foto dei due, niente nomi, per ragioni di privacy espressamente richieste dalla coppia. Durante il rito civile è arrivato anche il sindaco Tommaso Corvatta che, al termine, ha fatto gli auguri agli sposi, ha posato per le foto ricordo e donato loro un’acquaforte dell’artista Agostino Cartuccia, sottolineando «l’importanza di questo momento per questa coppia e per la città». «È stata una cerimonia commovente, con tanta emozione al momento dello scambio delle fedi», ha raccontato l’assessore Cecchetti. Hanno scelto Civitanova per sposarsi «perché è una città accogliente, che conosciamo e frequentiamo spesso e perché c’è un’amministrazione attenta e sensibile al tema dei diritti civili», hanno detto all’assessore che chiedeva il motivo circa la scelta della location.

Abbigliamento casual, gli sposi, dopo un aperitivo sotto le logge della città alta, insieme agli invitati si sono spostati a festeggiare in un ristorante della città. Allo scambio degli anelli, mancando nella legge la formula nuziale classica della promessa matrimoniale, l’assessore ha interrotto la lettura del testo zeppo di comma e articoli per introdurre un po’ di pathos: «Mi sono commossa e loro con me e ho detto qualche parola per uscire fuori dal freddo testo della legge. È stato un evento pieno di tenerezza e li ho anche ringraziati per avermi dato l’opportunità di celebrare questa unione e rimanere per sempre nei loro ricordi e nella storia dei diritti civili di questa città. Il mio augurio a loro? Una vita felice con reciproco rispetto e reciproca fedeltà. Adesso spero di celebrare altre unioni con una grande festa di popolo». Dall’assessore un ringraziamento anche al personale dell’ufficio Anagrafe comunale «per la collaborazione e per la vicinanza agli sposi durante il lungo percorso per l’acquisizione dei documenti e l’istruzione della pratica».