Un’altra vigilessa aggredita dagli abusivi

Civitanova: parapiglia sul lungomare sud, agente spintonata e gettata a terra dopo un sequestro di merce

Due aggressioni in 24 ore ai danni di agenti della polizia municipale di Civitanova

Due aggressioni in 24 ore ai danni di agenti della polizia municipale di Civitanova

Civitanova (Macerata), 20 novembre 2017 – Un’altra vigilessa aggredita da un abusivo sul lungomare sud. E sono due episodi in 24 ore. Quello di sabato mattina in piazza e ieri, alle 16.30, sul lungomare. In servizio c’era una pattuglia, uomo e donna, per contrastare i bazar del falso. Tentano un sequestro, scatta il fuggi fuggi e i due vigili si separano: uno corre dietro agli abusivi e l’altra requisisce gli articoli contraffatti. Sta per caricare il sacco in macchina, quando uno degli abusivi la spintona e la butta a terra, le sfila via la merce e scappa.

La vigilessa dolorante, ma non ferita, è stata accompagnata dal collega al pronto soccorso per essere refertata. È accaduto tra lo ‘struscio’ del lungomare con gli abusivi sempre più agguerriti e i vigili urbani esposti alle loro rappresaglie.

E il sindacato attacca e contesta la gestione del corpo. «Pura follia pensare di contrastare il fenomeno con solo due operatori senza aver programmato un piano coordinato che producesse un minimo di operatività fattiva, oltre che supporto e sicurezza», dice Benedetto Crescenzi, responsabile regionale Ospol-Csa, che denuncia «la pressione sugli operatori, sui quali viene scaricata tutta la responsabilità di risolvere la piaga dei venditori abusivi, iniziative e direttive operative discutibili, attività che per la pm dovrebbero essere complementari trasformate in competenza primaria, mancanza di organizzazione e pianificazione seria dei servizi, mancanza di adeguata preparazione e strumenti operativi, scarsa presenza e supporto degli addetti al coordinamento e controllo, e i servizi notturni al Donoma sono l’esempio». Il responsabile di Ospol-Csa ribadisce che «certe attività vanno espletate con un coordinamento interforze. La polizia locale non si tira indietro, ma per ciò che è di sua primaria competenza, cioè il controllo amministrativo sulla regolarità delle autorizzazioni», e chiede «un confronto urgente al sindaco per discutere tali problemi».

Lorena Cellini