Abbandonato in strada dagli amici, muore dopo una settimana di agonia

Il 36enne ascolano Davide Brutti, figlio dell'ex sindaco di Cupra Marittima, si era sentito male per l’uso di sostanze chimiche

Davide Brutti

Davide Brutti

Civitanova Marche (Macerata), 16 settembre 2014 - È morto dopo una settimana di agonia Davide Brutti, il 36enne di Cupra Marittima abbandonato dagli amici dietro la chiesa di San Carlo Borromeo, dopo un malore dovuto all’uso di sostanze chimiche. Il giovane era il figlio dell’ex sindaco di Cupra Marittima, Gaetano Brutti. La morte è avvenuta domenica notte, intorno alle 23, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Civitanova. Da circa dieci anni Brutti soffriva di gravi disturbi psichici che l’avevano costretto anche a lasciare il lavoro.

Il giovane è deceduto dopo sei giorni di ricovero a seguito di danni devastanti all’apparato respiratorio, dovuti al presunto ingerimento o inalazione di sostanze chimiche non ancora identificate. Sul caso stanno indagando gli investigatori del commissariato di pubblica sicurezza di Civitanova, i quali sono alla ricerca di persone che avrebbero abbandonato per strada il giovane, quando si sono accorti che stava molto male.

Solitamente Davide non si allontanava di casa, ma lunedì della scorsa settimana era uscito con gli amici: non si sa dov’è stato e con chi. Nel pomeriggio qualcuno ha chiesto aiuto per il giovane, forse i compagni che poi l’hanno abbandonato in fin di vita tra le vie Polo e Balbo. Quando l’equipaggio della Croce Verde l’ha raggiunto e soccorso, le condizioni di Davide erano già disperate. Ha lottato contro la morte fino alle 23 della notte di domenica, poi il suo cuore ha smesso di battere a causa dei danni polmonari. Gli alveoli si sono gonfiati fino al collasso totale e nulla hanno potuto fare i sanitari di fronte a danni così devastanti. Da indiscrezioni il giovane, che abitualmente faceva uso di psicofarmaci, non aveva bevuto sostanze alcoliche. Questa ipotesi sarebbe stata esclusa dalle analisi che, invece, avrebbero rilevato la presenza nel sangue di sostanze definite “chimiche”.

Si cerca di capire cosa ha ingerito o respirato Davide quella notte. La salma è a disposizione della Procura della Repubblica di Macerata. La famiglia Brutti, che non richiederà l’esame autoptico, anni addietro aveva già perso un altro ragazzo, Francesco, che era nato con un difetto al cuore. Morì durante un complesso intervento chirurgico all’ospedale Torrette di Ancona, dove i medici stavano tentando di risolvere la grave malformazione che col passare del tempo ne avrebbe provocato il decesso.

«Ricordare la morte di due figli è un dolore indescrivibile — ha affermato Gaetano Brutti, ex sindaco di Cupra Marittima dal 1995 al 1999 —. Ora con l’aiuto di Dio cercheremo di andare avanti». La data per il rito funebre non è stata stabilita, perché la salma dovrà restare a disposizione per qualche giorno.