Da don Ciotti a Enrico Brignano, l’apoteosi dei nasi rossi a Monte San Giusto

Al via l’undicesima edizione del festival dei clown: una settimana di eventi all’insegna dell’allegria. Il padrino è Enzo Iacchetti, tra gli ospiti la ballerina Simona Atzori

Iacchetti a Monte San Giusto

Iacchetti a Monte San Giusto

Monte San Giusto, 26 settembre 2015 - Al via domani a Monte San Giusto l’undicesima edizione di Clown&Clown. Il doppio premio «Clown nel cuore» a don Luigi Ciotti e Enrico Brignano per saper unire comicità e gioia di vivere alla solidarietà, il workshop «Il coraggio di essere felici» targato Simona Atzori, la ballerina nata senza braccia, gli sketch del clown vip David Larible e l’intervista in piazza a «zio Enzino» (Enzo Iacchetti), decine e decine di clown terapisti e l’«Esplosione di colori» con centinaia di bimbi vestiti di bianco che immergeranno le mani in vernici naturali e si coloreranno in un abbraccio.

E’ l’undicesima edizione di «Clown&Clown», il festival internazionale di clowneria e clown-terapia ideato dalla Mabò Band, in scena da domenica questa a domenica 4 ottobre a Monte San Giusto, città che non poteva non essere «del sorriso». L’anima artistica dei nasi rossi si unisce alla loro funzione sociale in un grande circo a cielo aperto, impreziosito quest’anno dallo yarn bombing, l’arte della lana che colorerà il borgo con la maglia e l’uncinetto. I sangiustesi stanno vestendo alberi, maniglie delle porte e vasi.

Iacchetti il primo ottobre sarà protagonista di un’intervista pubblica intitolata «Storia di un ragazzo che scoprì di avere un cuore clown», in cui racconterà la sua vita, i suoi successi e le sue delusioni fino all’esperienza del Clown&Clown Festival al quale partecipa generosamente da cinque edizioni. Venerdì 2 sarà consegnato il Premio a don Ciotti, che nel 1965 a Torino fondò il Gruppo Abele, oggi accanto a giovani e adulti con problemi di dipendenza, donne costrette alla prostituzione, migranti, malati di Aids e famiglie in difficoltà. Convinto che solo il «noi» possa costruire cambiamento e giustizia sociale, nel 1995 ha dato origine a Libera, che oggi coordina oltre 1.600 realtà in Italia e in Europa attive nel contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie. La stessa sera il Gran Galà della Risata sarà animato dal pagliaccio Larible e dal trio di montatori Okea di Colorado.

La Atzori e la sua carica vitale arriveranno sabato 3, che si chiuderà con l’Orchestra Mancina nella «Notte Clown»; domenica 4 invece sarà la volta di Brignano, comico, regista e conduttore spesso impegnato nel sociale (vedi l’associazione Andrea Tudisco di Roma, attiva dal ‘97 in progetti di clown-terapia per bimbi affetti da gravi patologie). E ancora seminari, mostre, yoga della risata, incontri nelle scuole, flash mob e ClownFactor il primo reality clown per determinare i finalisti del Premio Takimiri. Fino ai «Rimbalzi di gioia» finali, mega festa in piazza con tantissimi palloncini giganti e Brignano nominato re della risata.