Martedì 23 Aprile 2024

Pestata dai vicini perché straniera. "Non vogliono che abitiamo qua"

Aggressione alle case popolari. Cresce la tensione

Polizia (Foto di repertorio Effimera)

Polizia (Foto di repertorio Effimera)

Civitanova Marche (Macerata), 25 novembre 2014 - Pestata perché straniera. Un cazzotto in volto, lo zigomo fratturato e 25 giorni di prognosi. Un assurdo episodio di violenza nei confronti di una giovane donna di nazionalità marocchina, ma cittadina italiana, sposata con un italiano, mamma di tre ragazzini, 34 anni e da dieci anni in questo paese. È quanto sarebbe accaduto – stando a quanto denunciato dalla vittima dell’aggressione e dalla famiglia – a Civitanova. E ci sarebbe una cultura di sfondo razzista e intollerante dietro quello che è accaduto l’altro pomeriggio in via Verga, comparto delle case popolari, da sempre un luogo abitato da gente di popolo e di cuore. Ma, forse non è più così.

La donna ha presentato denuncia ieri in commissariato per lesioni personali nei confronti di un giovane vicino di casa, C. C., che l’ha colpita con un pugno al volto solo perché straniera. Nel condominio in cui matura questo episodio vive con la sua famiglia dallo scorso giugno, quando l’Erp assegna loro un alloggio popolare. Ad una famiglia di civitanovesi che abita al piano di sotto – stando sempre a quanto riferito da chi ha presentato la denuncia – i nuovi inquilini non vanno giù. Dalla denuncia raccolta dalla polizia emerge uno spaccato condominiale quotidiano inquietante. Sin da subito.

«Da quando siamo andati a vivere lì – racconta la donna alla polizia – ogni volta che mi affaccio dal balcone mi insultano dicendomi ‘stranieri di merda vi mandiamo via da qui’. Una mattina uno di loro mi ha puntato un fucile contro gridandomi ‘un giorno vengo e vi ammazzo tutti’». Non ce l’avrebbero solo con lei, è tutta la famiglia che darebbe fastidio al loro concetto di società, e se la prendono anche con il marito che pero è italiano e non sta zitto. E così un giorno, per poco, non scoppia un parapiglia sul pianerottolo. Ma, gli insulti non cessano e la situazione precipita l’altro pomeriggio quando alla donna, che sta stendendo il bucato, cade una maglietta sul balcone dei vicini terribili.

Scende al piano di sotto, suona il campanello della porta e chiede se può recuperarla, ma si trova davanti tutta la famiglia inferocita. Marito e moglie le dicono ‘bastarda’ e ‘marocchina di merda’, poi è il turno del figlio che dalle parole passa ai fatti e le sferra uno schiaffo e un pugno allo zigomo destro. La poveretta rientra in casa, è impaurita, dolorante e va al pronto soccorso. I medici la curano e prescrivono 25 giorni di prognosi e visite specialistiche ad Ancona. Lei denuncia e adesso la parola è alla giustizia.

re. ma.