Sorpresa a rubare: 50enne denunciata

Civitanova, ennesimo furto da Kiabi. La sicurezza: «La gente non capisce la gravità del gesto»

La merce rubata

La merce rubata

Civitanova, 26 luglio 2016 - Anche domenica è stato intenso il lavoro degli addetti alla sicurezza del negozio Kiabi, al Cuore Adriatico, ai quali non sono sfuggiti episodi di chi ha tentato invano di portarsi a casa merce senza pagare. Intorno alle 17 una cinquantenne, di origini spagnole, è stata vista passeggiare con fare sospetto davanti agli espositori, con il personale che l’ha aspettata nei pressi dell’uscita del negozio e bloccata con bigiotteria «sgraffignata» per un valore di 96 euro. A loro avrebbe spiegato che sperava di poter pagare la merce nel caso venisse scoperta Il fatto le è invece costato una denuncia ai carabinieri.

Nelle stesse ore un uomo extracomunitario, ma residente a Tolentino, è stato fermato con una decina di paia d’occhiali e alcune t-shirt per un valore di 105 euro. Anche lui è stato accompagnato negli uffici dove ha tirato fuori la merce e dove è stato denunciato ai carabinieri.

Domenica è stata caratterizzata anche da alcuni ragazzi, maggiorenni, che sono stati scoperti a staccare le etichette dei prodotti in saldo e metterle sulla merce della nuova collezione.

«Sopratutto con il brutto tempo negli ultimi giorni il centro commerciale è stato super affollato – dice il responsabile della sicurezza dello store Kiabi –. I tentativi di furti nel negozio sono aumentati in maniera spropositata, ma al tempo stesso anche il nostro servizio nel punto vendita: è raddoppiata la vigilanza in borghese e anche le ore in cui siamo operativi. Il modus operandi di chi tenta di portare via merce è quasi sempre lo stesso, togliendo gli antitaccheggio. Chi fa ciò in realtà non sa la quantità di dispositivi che abbiamo per impedire il furto, tra personale e videosorveglianza».

La cosa che sorprende, spiega, è che «la gente che viene fermata, specialmente i più giovani e i minorenni, non conosce la gravità del gesto: pensano che se «pizzicati» possano cavarsela pagando i prodotti sottratti. La denuncia che si rischia inoltre è per furto aggravato nei casi, la stragrande maggioranza, in cui viene staccato l’antitaccheggio. E nello scambio di etichette si tratta di denuncia per truffa». Il responsabile della sicurezza del negozio Kiabi racconta che «proprio oggi (ieri, ndr) è in corso un fermo di due minorenni che sono state sorprese con due berretti e quattro capi d’abbigliamento. I giovanissimi più volte ci hanno detto che c’è un passaparola sotto l’ombrellone, in palestra o in altri luoghi di aggregazione».

Michele Mastrangelo