La salma restituita al padre: ultimo saluto all’obitorio per il piccolo Ibrahima

Cerimonia religiosa prima della partenza per il Senegal

Inutili i tentativi di soccorso

Inutili i tentativi di soccorso

Civitanova Marche, 22 maggio 2015 - Si è aperto con il ricordo di Ibrahima Cisse l’incontro del comandante del porto Michele Grottoli con gli studenti della scuola media Mestica, ai quali ieri mattina ha parlato di sicurezza e di prudenza in mare. In quella circostanza il pensiero non poteva non andare al 13enne senegalese annegato lunedì pomeriggio sul litorale nord della città. Davanti al comandante Grottoli un centinaio di adolescenti della stessa età di Ibrahima, che frequentava la seconda media alla scuola Pirandello. Loro, come altri studenti delle scuole primarie e secondarie di Civitanova, sono al centro della campagna di sensibilizzazione alla sicurezza in mare promossa, a livello nazionale, dal comando generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Un’iniziativa di grande importanza per prevenire situazioni di pericolo e incidenti. Il progetto «A scuola di mare...», patrocinato dalla prefettura e dalla Provincia di Macerata, con la collaborazione dell’ufficio scolastico regionale per le Marche, prevede incontri di informazione e dibattito con gli studenti, in città profondamente scossi dalla disgrazia capitata al loro coetaneo.

Il comandante Grottoli in queste ore sta anche gestendo i rapporti con la famiglia di Ibrahima e con il Consolato del Senegal. La Procura di Macerata ieri mattina ha dato il nulla osta alla restituzione della salma al padre, che con il figlio era arrivato in Italia appena otto mesi fa, mentre la mamma è rimasta in Segenal. Come previsto, non sarà effettuata l’autopsia. Infatti la ricognizione cadaverica sulla salma ha già stabilito che la morte è sopraggiunta per asfissia da annegamento.

Al ragazzino è stato fatale il fondale irregolare del mare di Fontespina, che lo ha risucchiato mentre faceva il bagno soltanto a pochi metri dalla riva e lui che non sapeva nuotare non è riuscito più a riemergere. Nonostante in spiaggia, in quel momento, ci fossero tanti suoi compagni, nessuno si è accorto di quello che stava accadendo e non lo hanno potuto aiutare. Adesso resta da vedere come il Consolato del Senegal organizzerà il rientro in patria della salma del ragazzino, che avverrà dopo una cerimonia religiosa, celebrata con rito musulmano, che si terrà a Civitanova, probabilmente all’obitorio, dove chi ha voluto bene a Ibrahima potrà salutarlo ancora per un’ultima volta.