Ragazzino morto annegato, lacrime al funerale di Ibrahima

L’addio degli amici di scuola e del calcio. "Cercavi la vita, hai trovato la morte"

Il funerale di Ibrahima Cisse (foto Vives)

Il funerale di Ibrahima Cisse (foto Vives)

Civitanova Marche (Macerata), 27 maggio 2015 - C’ERANO i compagni di classe della Pirandello, quelli di squadra della Vis Civitanova e di altre società sportive. Erano tanti i giovanissimi che si sono stretti per l’ultimo saluto a Ibrahima Cisse, il tredicenne annegato la scorsa settimana nelle acque di Fontespina. Con loro anche il cuore della comunità senegalese, che ha supportato il padre in questa tragedia. Ieri pomeriggio una folla si è radunata alla camera mortuaria dell’ospedale di Civitanova Alta. 

E GRANDE era pure la commozione tra professori e genitori, che hanno conosciuto Ibrahima in questi mesi in cui era arrivato in Italia e che lo ricordano come un giovane solare, educato e cordiale. C’erano anche i ragazzi del corso di salvamento dell’Ippocampo, che in quegli attimi terribili erano per caso sulla spiaggia per una lezione per assistenti bagnanti, e che si sono anche adoperati per le ricerche e i soccorsi, insieme alla Capitaneria di porto, i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri. 

CON LORO, la presidente de «Il Grillo» Antonella Citarella, associazione gestore della piscina comunale, che ha spiegato come, d’accordo con palazzo Sforza, verranno organizzati presto corsi gratuiti per chi non sa nuotare, rivolto alla fascia delle medie. Intitolati alla memoria di Ibrahima. E a settembre partiranno progetti di prevenzione nelle scuole. «Speriamo così di dare un senso a questa tragedia, che ha sconvolto tutta Civitanova», ha detto l’assessore Cristiana Cecchetti, in rappresentanza del Comune. Presente anche il comandante della Capitaneria Michele Grottoli e il console del Senegal per la Regione Marche, Tullio Galluzzi.

«Mi sento di ringraziare tutta la cittadinanza, in particolare il comandante Grottoli a nome del governo e mio personale: sin dal primo giorno si è prodigato perché si trovasse il corpo di Ibrahima e non ha mai abbandonato la famiglia. Era un ragazzo venuto in Italia per cercare una vita migliore. Purtroppo ha trovato la morte. Domani mattina (oggi, ndr) la salma verrà portata in Senegal dove la mamma l’attende».  C’È STATA una colletta nella comunità senegalese per contribuire a pagare le spese del viaggio. Il padre è partito la notte scorsa e aspetterà questa mattina l’arrivo della salma a Dakar. Il papà, che teneva stretto in mano una maglietta dell’Inter, dono di un amico, ha voluto ringraziare tutti i presenti, i soccorsi e il datore dell’azienda dove lavora, la Marmik, che lo ha aiutato in questo momento difficile. Dopo il saluto, parenti e amici si sono fermati in preghiera, con la presenza di un imam.