Ragazzino morto annegato, martedì l’addio. Poi l’ultimo viaggio in Senegal

Cerimonia secondo il rito musulmano in ospedale per Ibrahima Cisse

Ibrahima Cisse, morto annegato a Civitanova

Ibrahima Cisse, morto annegato a Civitanova

Civitanova Marche (Macerata), 23 maggio 2015 - Si terrà nella ex cappella dell’ospedale di Civitanova Alta il rito funebre per dire addio a Ibrahima Cisse, il tredicenne annegato lunedì pomeriggio nelle acque di Fontespina. La cerimonia si svolgerà martedì pomeriggio alle 15 e verrà celebrata secondo la tradizione musulmana da un Imam che arriverà da fuori Civitanova. Sarà il momento in cui la città, dove il ragazzino era arrivato insieme al padre otto mesi fa, potrà dirgli addio e ci saranno i compagni di classe della seconda media della Pirandello, quelli della squadra Esordienti della Vis Civitanova, la società di calcio con cui era tesserato e giocava, e ci sarà la comunità senegalese che a Civitanova si è stretta in questi giorni attorno al padre dopo la disgrazia che lo ha colpito. 

Ieri è arrivato anche il nulla osta al trasferimento della salma, procedura di rimpatrio seguita dal consolato del Senegal che ha sede ad Ascoli Piceno. Mercoledì il feretro verrà imbarcato su un aereo che riporterà il tredicenne in patria, nel suo villaggio e ad aspettarlo ci sarà la mamma che è rimasta a vivere là. Il corpo di Ibrahima è da lunedì scorso nell’obitorio dell’ospedale dove è stato portato dopo essere stato recuperato dai fondali del mare di Fontespina e dove è stata effettuata la ricognizione cadaverica. Il ragazzino, che non sapeva nuotare, è annegato lunedì (video) mentre stava facendo il bagno in un pomeriggio di divertimento trascorso in spiaggia con gli amici. 

Una irregolarità del fondale tra gli scogli e la riva davanti allo stabilimento balneare Aloha gli è stato fatale. Nessuno lo ha visto scomparire in acqua e non è stato possibile aiutarlo. Si stava integrando, andava a scuola, giocava a calcio, e la sua morte ha scosso tanti suoi coetanei, i suoi insegnanti, i dirigenti della società di calcio. Martedì pomeriggio la ex cappella dell’ospedale ospiterà i suoi funerali e nella tradizione islamica non si portano fiori. Meglio fare donazioni ad associazioni che si occupano di assistenza nel sociale o fare donazioni ai poveri.