Sigilli al negozio, titolare morde un carabiniere

Lavoro nero, arrestata una cinese

La piadineria derubata

La piadineria derubata

Civitanova, 4 maggio 2016 - Fuori di sé per la chiusura del suo centro massaggi, dove il trattamento «top» nella vasca costava 70 euro, una cinese ha azzannato un carabiniere. Così si è ritrovata arrestata e adesso non potrà più abitare a Civitanova. Lunedì pomeriggio i militari del nucleo ispettorato del lavoro hanno fatto un sopralluogo in un centro massaggi di via Einaudi, chiamato «Notte di Shanghai».

Anche altre volte c’erano stati, e dato che avevano trovato delle ragazze al lavoro senza contratto, era scattato il provvedimento di sospensione dell’attività; la titolare Xiali Chen, aveva dato in escandescenze, ma era finita lì. Lunedì pomeriggio, l’attività era tutt’altro che sospesa, così i carabinieri hanno detto alla titolare che avrebbero chiuso il centro. A questo punto lei avrebbe perso il controllo, sarebbero iniziate minacce e insulti e alla fine la cinese sarebbe arrivata al punto di azzannare il braccio di uno dei militari che tentava di tenerla a bada. Ieri per la donna si è tenuta l’udienza di convalida, in tribunale a Macerata. L’imprenditrice, difesa dall’avvocato Giuseppe Lufrano, ha sostenuto che i carabinieri avrebbero preteso da lei soldi o prestazioni sessuali per insabbiare la sua pratica. Una tesi che non ha convinto nessuno, anche alla luce del fatto che i provvedimenti sanzionatori nei suoi confronti erano stati già presi. Al termine dell’udienza il pm – avvocato Raffaela Zuccarini – aveva chiesto gli arresti domiciliari, ma il giudice Chiara Minerva ha disposto il divieto di dimora a Civitanova in attesa del processo per direttissima.