Mercoledì 24 Aprile 2024

Porto Recanati, Montali nel mirino. «Abbiamo delle tue foto compromettenti»

Lettera diffamatoria contro il sindaco

Porto Recanati, il sindaco Sabrina Montali (foto Vives)

Porto Recanati, il sindaco Sabrina Montali (foto Vives)

Porto Recanti (Macerata), 6 dicembre 2014 - Minacce e insulti pesanti a sfondo sessuale nei confronti di Sabrina Montali, sindaco di Porto Recanati. Erano contenuti in una lettera anonima partita da un ufficio postale di Ancona e recapitata nei giorni scorsi al primo cittadino. Una copia della stessa lettera è stata inviata anche al Sirio Vignoni, comandante della polizia municipale portorecanatese. Si tratta di un foglio di carta, scritto al computer e firmato da un fantomatico «gruppo di imprenditori pro Burchio». Il gesto – sul quale ha aperto un’indagine la procura di Macerata – è riconducibile ai dissapori verso l’amministrazione, scaturiti dalla bocciatura in consiglio del progetto riguardante la costruzione del resort.

Il sindaco e il comandante Vignoni giovedì mattina sono andati in procura a Macerata, per denunciare l’accadutoLa lettera anonima contiene insulti osceni e irripetibili. Frasi piene di volgarità con minacce specifiche: «Abbiamo alcune tue foto compromettenti», «Ti ricordi di quando hai frequentato quell’appartamento con…?» ed espressioni triviali del tutto fuori luogo.

E’ stato il comandante della polizia municipale Vignoni a convincere il sindaco a denunciare l’episodio. «Quella lettera sarebbe rimasta nel cassetto, ma la ferita che una donna riceve rimane sempre viva» ha spiegato l’ufficiale. «Ho reputato giusto accompagnare il sindaco in procura per dare un seguito all’accaduto – aggiunge –. Prima di tutto stiamo parlando di una donna e di una mamma, poi di un’istituzione. E’ diventato un malcostume comune quello di attaccare una donna sulla sua dignità, ma questi gesti non devono rimanere impuniti».

L’accaduto è stato fortemente stigmatizzato dal procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio: «Le istituzioni si impegnano tanto nella tutela della donna, ma devo rilevare che le amministratrici patiscono attacchi molto volgari. Come era già accaduto in passato con il sindaco di Colmurano, l’attacco verso un’amministratrice sfora sempre nelle offese pesanti a sfondo sessuale. Confido nella veloce individuazione del responsabile di questa intimidazione». Il procuratore ha incaricato delle indagini il capo della Digos, Maria Nicoletta Pascucci.

Sempre relativamente al Burchio, inoltre, la procura – come riportato ieri dal Carlino – ha ordinato l’acquisizione di atti e delibere sul progetto, precedenti a quella dell’annullamento. Dato che sono state indicate delle irregolarità di carattese amministrativo sulla pratica, la procura ha deciso di chiarire se vi siano aspetti penalmente rilevanti. La Guardia di Finanza è andata dunque negli uffici comunali per acquisire gli atti prodotti prima che l’operazione venisse stoppata.