Prostituta picchiata perché non guadagnava 100 euro al giorno

Porto Recanati, choc in pineta. Arrestato un nigeriano domiciliato all’Hotel House, la ragazza è incinta

I carabinieri hanno arrestato un nigeriano (foto d’archivio)

I carabinieri hanno arrestato un nigeriano (foto d’archivio)

Porto Recanati (Macerata), 2 giugno 2016 – I carabinieri della stazione di Porto Recanati con quelli della Compagnia di Civitanova Marche, nel corso della notte, al termine degli accertamenti, hanno proceduto all’arresto di un nigeriano di 41 anni domiciliato all’Hotel House per i reati di induzione e sfruttamento della prostituzione, estorsione e lesioni personali aggravate.

Nel tardo pomeriggio di ieri, giungevano al numero di emergenza 112 diverse telefonate di cittadini, i quali segnalavano che una giovane donna che si trovava in pineta era aggredita da un uomo che la stava colpendo violentemente con pugni e calci.

Immediatamente venivano allertati i carabinieri della stazione di Porto Recanati che prontamente giungevano sul posto riscontrando la presenza del 41enne che stava picchiando una connazionale di 25anni, clandestina, che un vigile del fuoco in pensione stava tentando di soccorrere frapponendosi tra i due.

I carabinieri, con non poche difficoltà, riuscivano a bloccare l’uomo, ancora con l’aiuto del vigile del fuoco.

Mentre l’uomo veniva portato in caserma, la donna veniva subito trasportata all’ospedale di Civitanova, dove rimane tuttora in osservazione.

Le indagini hanno permesso di accertare che l’uomo aveva indotto la donna a esercitare la prostituzione dietro minacce e con l’obbligo di guadagnare 100 euro al giorno e che, a causa dei servizi di contrasto posti in essere dalla stazione dei carabinieri finalizzati a contrastare il fenomeno della prostituzione in pineta, non stava riuscendo a pagare. Per tale motivo, l’arrestato l’aveva aggredita colpendola con pugni e calci e anche con un bastone raccolto a terra, all’altezza del viso e dell’addome, verosimilmente anche per provocare un aborto spontaneo, in quanto dai successivi accertamenti ospedalieri, la donna è risultata anche in stato di gravidanza da circa un mese.

L’arrestato è stato portato nel carcere di Camerino a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre la donna rimane ricoverata all’ospedale, da dove verrà trasferita in una struttura protetta.