Consiglio blindato sui rom, in Comune non c’è spazio per tutti

Forze dell’ordine a Palazzo Sforza. Corvatta ribadisce il no all’ordinanza contro gli accattoni

Pienone nell’aula consiliare (foto Vives)

Pienone nell’aula consiliare (foto Vives)

Civitanova Marche, 22 ottobre 2014 - Ieri sera si è tenuto il tanto atteso consiglio comunale in seduta aperta per parlare del tema della sicurezza, dei rom e dell’accatonaggio. L'accesso inizialmente in aula consiliare è stato però consentito solo a sessanta cittadini, oltre ai prenotati per gli interventi, gli ospiti e i consiglieri comunali. Il motivo? L'agibilità della sala. Così una ventina di persone erano rimaste fuori dalla porta e alla fine si è optato per aprire l'ingresso anche a loro. Ma c'è chi comunque non è potuto salire a Palazzo Sforza, visto lo spazio limitato dell'aula. Non sono mancate proteste. Gli spettatori sono stati un centinaio: del resto il tema è molto sentito in città e rappresenta un nervo scoperto. Prevista anche la diretta streaming. Davvero imponente la presenza delle forze dell'ordine, con polizia, carabinieri e vigili urbani.

Il consiglio comunale era scaturito dopo la petizione per chiedere il ripristino dell'ordinanza anti-accattonaggio, che ha superato le 5mila firme. “Stasera si fa un discorso fondamentale – ha esordito il sindaco Corvatta -, che va al cuore di ciò che Civitanova può essere e può diventare. Ragioniamo in maniera pragmatica: per noi le firme raccolte hanno un valore, anche se non tutte arrivano dai civitanovesi. Questa ordinanza per noi non è efficace e pone dei limiti alle libertà individuali. Come del resto ha ricordato il vescovo è un atto di carità aiutare con le briciole chi ha bisogno. Ma le regole vanno rispettate e diciamo no a fenomeni di elemosina molesti e che vanno contro il rispetto e il vivere civile. Per risolvere i problemi puntiamo sul recupero dei luoghi dove nasce il fenomeno della marginalità e diamo disposizioni ai nostri servizi sociali per incontrare la cittadinanza. Inoltre c'è un rapporto continuo con le forze dell'ordine”.

Una quindicina gli interventi prenotati per parlare durante l'assiste: tra loro, Fernanda Recchi e Marco Sembroni, tra i promotori della raccolta firme pro ordinanza, Agostino Basile, ex candidato sindaco, la Legambiente, la Consulta dei servizi sociali, l'associazione Rosa dei Venti, riferimento del Jolly Rogers e don Vinicio Albanesi, referente per la Curia. La Recchi ha ricordato come in città ci sia la sensazione di una minore attenzione ai temi della sicurezza. Un’attenzione che con la petizione i cittadini hanno voluto segnalare anche al Comune. “Servono maggiori controlli“ ha concluso la promotrice della raccolta firme.