Blengini riparte dalla Lube: «Non siamo i favoriti, ma giochiamo per vincere»

Il coach biancorosso a Civitanova dopo l’argento alle Olimpiadi di Rio

Gianlorenzo Blengini

Gianlorenzo Blengini

Civitanova Marche (Macerata), 6 settembre 2016 - Ha preso il via ieri pomeriggio, con una seduta di pesi, la quinta settimana di preparazione della Lube. All’Eurosuole Forum c’era anche il tecnico Gianlorenzo Blengini, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio con la Nazionale azzurra.

Coach, si riparte dalla Lube...

«Sì, oggi (ieri per chi legge; ndr) ho avuto un incontro con lo staff tecnico, domani (oggi; ndr) faremo il punto con lo staff sanitario per verificare le condizioni dei ragazzi... Insomma, sono molto concentrato sulla Lube e sul lavoro che ci aspetta. Non voglio parlare di Nazionale, né del mio futuro. Ora sono a Civitanova, penso solo a questo».

Ma c’è già la prima tegola: l’infortunio di Christenson.

«Micah mi aveva detto del problema al ginocchio a Rio, ci siamo confrontati subito con la società, lui poi ha fatto gli accertamenti e ora l’intervento. A questo punto bisogna affrontare la questione della riabilitazione per cercare di averlo quanto prima a disposizione».

Quale Lube ci dobbiamo aspettare quest’anno?

«Non siamo i favoriti, secondo gli addetti ai lavori, per i quali Perugia e Modena rappresentano le squadre da battere. Ma questo non ci disturba, anzi. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e sappiamo di avere ottime qualità individuali che dobbiamo saper trasformare in qualità di squadra, sia nel gioco, sia a livello mentale».

Obiettivi?

«Inutile parlare di obiettivi. La Lube è la Lube e parte sempre per affermarsi, come vuole la filosofia vincente del gruppo aziendale cui fa capo. Il direttore Cormio ha fatto un grande lavoro per mantenere alto il livello della squadra. Abbiamo tante alternative valide – non parlerei di titolari o riserve – e ci presentiamo al via con meno incastri difficili per trovare i giusti equilibri fra italiani e stranieri in campo».

Juantorena e Sokolov saranno le carte vincenti?

«Osmany è stato uno dei giocatori più rappresentanti della Nazionale che ha vinto l’argento olimpico e penso che sia un orgoglio per la Lube averlo in rosa. Ha terminato l’avventura in Brasile stando bene e adesso arriva a Civitanova riposato. L’obiettivo è quello di mantenerlo nella giusta condizione».

E Sokolov?

«Dal punto di vista funzionale ha recuperato in pieno dall’infortunio. Certo, il campionato italiano è più duro rispetto a quello turco, anche se i primi due mesi saranno meno intensi rispetto allo scorso anno. E quindi dovremo essere bravi a gestirlo bene, evitando di stressargli la spalla».

Che campionato si aspetta?

«Da tre anni la qualità del torneo sta progressivamente aumentando grazie al ritorno o all’arrivo in Italia di molti atleti forti, come ad esempio Zaytsev. E questo aumenta l’equilibrio non solo fra le 3 o 4 formazioni di vertice».

Una battuta sull’argento di Rio...

«Credo che sia una cosa stratosferica che gratifichi tutti gli italiani».