Civitanovese nel caos, i giocatori se ne vanno

Lettera firmata dalla rosa: al di là dell’aspetto economico, non si può andare avanti così

Il presidente Giuseppe Cerolini

Il presidente Giuseppe Cerolini

Civitanova Marche, 29 marzo 2017 – Acque sempre più torbide in casa Civitanovese, con la squadra a rischio radiazione per la pesantissima situazione societaria. Nel tardo pomeriggio di ieri, la «rosa dei giocatori» (questa la firma), ha affidato a un sito internet tutto il malumore di una situazione ritenuta ormai insostenibile «al di là dell’aspetto economico che – si legge nel comunicato – è stato disatteso già pochi giorni dopo l’inizio di questa travagliata stagione sportiva». «Oggi – prosegue la nota – diventa impossibile andare avanti. Alcuni di noi hanno versato sudore dal primo giorno di ritiro fino all’allenamento odierno. Otto mesi nei quali l’unico appiglio che abbiamo avuto è stato l’affetto sconfinato dei tifosi. Molti – prosegue la nota – pur potendo scegliere di andare via, hanno comunque mostrato il proprio amore per la maglia rossoblù. Una scelta dettata anche dalle promesse dei nuovi dirigenti, che hanno garantito una situazione economica migliore e una maggiore stabilità societaria, che ci avrebbe permesso di concludere in modo dignitoso la stagione, grazie anche alla risoluzione dei problemi personali che nella prima parte della stagione hanno coinvolto il presidente Cerolini».

Promesse uguali a fandonie, secondo i giocatori, tanto che l’unico incontro avuto con lo stesso presidente c’è stato solo perché da loro fortemente chiesto. La nota sottolinea ancora la insostenibilità del momento, tanto più che ad essere coinvolti «sono ragazzi poco più che ventenni, che si trovano a gestire realtà molto più grandi di loro. Un disagio che tocca nella vita personale e che sta spingendo molti di noi a voler lasciare definitivamente lo sport che amano». I giocatori ringraziano poi gli allenatori Cevoli, Armellini e Scoponi oltre al prof. Torelli e quindi proseguono: «Pur restando grati all’amore sconfinato dei tifosi che hanno sempre supportato il nostro lavoro, fatto di sacrifici e allenamenti quotidiani anche di mattino e pomeriggio tre volte la settimana per sopperire alle nostre lacune tecniche, oggi, con profondo dolore diciamo basta». Poi la puntualizzazione significativa: «Chi se la sente di rimanere farà la sua scelta in base alle proprie disponibilità economiche e mentali. Chi invece sceglierà di andare via, speriamo che venga compreso e rispettato da questa piazza».