"Pretendeva 10mila euro". Accusato di tentata estorsione

L’imputato inizialmente aiutò la vittima a riscuotere un credito

Il tribunale di Macerata

Il tribunale di Macerata

Civitanova, 1° luglio 2016 - Un’estorsione tentata per tentare di farsi dare diecimila euro da un civitanovese. Per questa accusa si ritrova sotto processo Giuseppe De Santis, barese di 46 anni.

La vicenda sarebbe avvenuta nel luglio del 2013. Tutto sarebbe partito nel 2011 quando un altro barese, da tempo residente a Civitanova, aveva conosciuto il concittadino De Santis a una fiera. Il civitanovese gli avrebbe raccontato di aver dovuto chiudere la sua impresa a causa del fatto che un cliente di Pistoia non gli aveva mai pagato 50mila euro. De Santis si sarebbe offerto di fare da intermediario per cercare di recuperare quei soldi, e con l’assenso del civitanovese sarebbe andato a Pistoia.

Nei giorni seguenti, il civitanovese sarebbe stato chiamato dal suo cliente toscano, il quale gli avrebbe detto che erano arrivati tre energumeni che lo avevano picchiato per convincerlo a pagare. E in effetti, a Pistoia De Santis e due presunti complici erano stati arrestati per estorsione. In seguito, il civitanovese venne chiamato da un tizio che, presentandosi come amico di De Santis, gli chiedeva di contribuire almeno le spese legali.

Da lì sarebbero iniziate una serie di telefonate, con le quali per anni il civitanovese si sarebbe sentito chiedere dei soldi. Nel luglio del 2013, De Santis sarebbe diventato sempre più minaccioso e aggressivo, e avrebbe detto all’altro che sarebbe andato a casa sua per prendere diecimila euro, con le buone o con le cattive. A questo punto, il civitanovese fece denuncia. Ieri nel processo a Macerata, il pm (avvocato Lorenzo Pacini) ha chiamato a deporre uno dei poliziotti che indagò sulla vicenda, il quale ha confermato le telefonate intercorse tra l’imputato e la vittima. Il processo è stato poi rinviato per sentire altri testimoni. De Santis è difeso dall’avvocato Michele Ponzelli.