Civitanova Marche, 29 aprile 2012 - LA QUESTURA nega la “biciclettata” a favore di Tommaso Corvatta. E lui, il candidato sindaco del centrosinistra, accetta ma sbotta: «In questa campagna elettorale le regola valgono solo per noi mentre il centrodestra fa quel che gli pare».

E comincia col denunciare le recenti nomine fatte dai partiti degli scrutatori dei seggi: «E’ lo sfacciato perpetuarsi della parentopoli. Nell’elenco degli scrutatori — tuona Corvatta — ci sono parenti di primo e secondo grado di amministratori e politici». Sono incarichi pagati dal Comune e Corvatta è durissimo: «Come in ogni regime allo sfascio, perpetuano l’arroganza fino alla loro cacciata. Non solo mettono i loro parenti tra gli scrutatori, ma hanno anche confezionato un contratto di due anni alla segretaria del sindaco. Tutto nella solita e becera logica elettorale e in barba alle regole, quando a noi invece vietano anche una “biciclettata” perché richiesta da un cittadino aderente a un partito politico. A quando le schedature?».

Poi Corvatta ricorda il divieto ad allestire banchetti elettorali sul lungomare e nei quartieri e il diniego delle piazze al centrosinistra il 25 Aprile e il Primo Maggio. «Intanto i nostri avversari violano le regole tenendo i camion vela fermi sui punti strategici della città. Un comportamento, il loro, che denuncia la paura di perdere le elezioni».
Giulio Silenzi, capolista del Pd, parla di sospensione della democrazia
. «Ci hanno addirittura vietato — insiste — di esporre alla cerimonia del 25 Aprile le bandiere dei partiti che hanno fatto l’Italia democratica e costituzionale. E questo mentre Mobili usa mail, manifesti e inviti mischiando attività amministrativa ed elettorale, violando ripetutamente la par condicio con la connivenza del segretario generale del Comune».