Civitanova, 15 gennaio 2013 - SULLA CANCELLAZIONE di via Almirante, nessun passo indietro nonostante la rivolta della Destra e la minaccia di Donna Assunta di piombare su Civitanova per protestare. «Se viene è ben accetta come chiunque altro e se pensa di manifestare come una rivoluzionaria faccia pure, non abbiamo paura di lei. Noi manterremo sempre un comportamento istituzionale». Il sindaco Tommaso Corvatta conferma che la targa sulla strada di ingresso alle scuole di zona Micheletti non può stare e che non c’è spazio nemmeno nella toponomastica cittadina.

Una scelta infiammata dal gesto dell’assessore Peroni che si è fatto fotografare mentre getta la targa in un cestino della spazzatura. Un comportamento che il sindaco non ha apprezzato: «Pecchiamo di inesperienza e certe volte qualcuno esagera con i toni. Dopo di che, via Almirante per noi è un problema, non il principale e sarà la commissione toponomastica al fare i passi necessari. Mi chiedo come si possa intitolare una strada a una persona che ha avuto un ruolo importante nella Repubblica di Salò e che firmò ordini di eccidi contro i partigiani italiani. Avrei fatto lo stesso discorso se stessimo parlando di intitolare una strada a un comunista che avesse firmato l’ordine di uccidere i suoi connazionali». Il giudizio storico su Almirante è tranchant: «È un uomo che ha avuto un ruolo da gerarca durante il fascismo, e ricordo che la nostra è una Repubblica antifascista. E uno dei motivi che urta la nostra coscienza è che a lui è intitolata la strada di ingresso a istituti scolastici».

Condanna invece contro gli atti vandalici subiti dalla sede della Destra in corso Vittorio Emanuele: «Gesti inaccettabili. La violenza è da ripudiare sempre».