Civitanova Marche (Macerata), 5 aprile 2013 - "Hanno preferito scomparire piuttosto che chiedere aiuto, dimostrando una dignità estrema nella tragedia: in altri luoghi la disperazione avrebbe portato a atti di criminalità". Queste le parole del sindaco di Civitanova Marche Tommaso Claudio Corvatta, che tra le lacrime ha commentando il suicidio dei coniugi di Civitanova dovuto a gravi difficoltà economiche.

‘’Pochi giorni fa - ricorda Corvatta - marito e moglie si erano incontrati con il presidente del consiglio comunale, che abita nello stesso palazzo, e avevano rifiutato il suo invito a rivolgersi ai servizi sociali per essere aiutati, perche’ si vergognavano a chiedere. Non posso dire che questa situazione sia non prevista, ci sono tante famiglie disperate. Come amministratori cerchiamo di concentrare tutti gli sforzi, ci sentiamo veramente coinvolti’’, aggiunge piangendo.

Poi il primo cittadino ha lanciato un appello: ‘’Lo Stato non deve abbandonare la gente. Quando nei palazzi del Governo si discutono le strategie economiche, bisogna sempre pensare che in fondo alla catena c’e’ gente come questa. Nessuna mancata attenzione e’ perdonabile. Invito tutte le autorita’, il Governo, a riflettere su quello che sta succedendo e a cercare di essere piu’ celeri nel trovare soluzioni e collaboranti’’.

Il sindaco Claudio Corvatta ha disposto, con un'ordinanza, la proclamazione del lutto cittadino per l'intera giornata del 6 aprile.