Civitanova Marche (Macerata), 6 aprile 2013 - “Ci tenevo ad essere qui, è una tragedia immensa”: sono le uniche parole che la presidente della Camera Laura Boldrini ha detto ai giornalisti, prima della riunione aperta in Comune in memoria dei coniugi morti suicidi e del fratello di lei e dell'incontro con il sindaco di Civitanova Marche, Claudio Corvatta. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un cuscino per il funerale.

Al suo arrivo Boldrini è stata contestata da alcune persone: "Vergogna", e "Ci vuole il morto per farvi venire". Qualcuno tra la folla l’ha però anche applaudita. Davanti al Comune si è formato un capannello con diverse persone che protestano dicendo “non ce la facciamo più”, “non c’è futuro per i giovani”. Il sindaco quindi si è rivolto alla folla dicendo: "Non abbiate paura di chiedere, vi ascolteremo".

“E’ stato un incontro affettuoso”, ha detto il vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi, parlando del colloquio avvenuto nella tarda mattinata tra la sorella di una delle vittime e il presidente della Camera. Secondo quanto riferito ancora dal il vice sindaco, Gianna Dionisi avrebbe espresso alla presidente Boldrini le preoccupazioni sul futuro della sua famiglia e sulle eventuali conseguenze legate alle posizioni economiche lasciate aperte dal fratello. Il colloquio si è svolto nella camera mortuaria dell’ospedale di Civitanova, davanti alle tre bare. Al termine dell’incontro, durato diversi minuti, le due donne si sarebbero salutate con un abbraccio.

 

LA RABBIA DELLA FAMIGLIA

 

"Faceva meglio a non venire’’. Si è sfogata usando queste parole Gianna Dionisi, la sorella di Romeo Dionisi, l'uomo che ieri si è suicidato insieme con la moglie Anna Maria Sopranzi (appresa la notizia si è tolto la vita anche il fratello, Giuseppe) a causa delle gravi difficoltà economiche commentando l'arrivo del presidente della Camera per i funerali. 

Rabbia parenti anche contro il responsabile sicurezza del presidente della Camera arrivato all'obitorio di Civitanova. I familiari del marito: "Non accettiamo le vostre condoglianze. Facevate meglio a restare a Roma qui non siete bene accetti". I conoscenti intanto ripetono che nessuno aveva capito il loro dramma: ‘’Li ha uccisi la dignità".

Poco prima dell’arrivo della Boldrini, anche il cognato di Dionisi ha manifestato il suo dolore davanti all’obitorio, dicendo: “E' lo Stato che li ha uccisi”. Una frase che è stata poi accompagnata dalla considerazione che il suo parente da tempo era “inseguito da Inps e Equitalia”. Di diverso parere Sergio, nipote delle vittime, e un’altra cognata che, invece, ha dichiarato: “La Boldrini mi ha fatto le condoglianze. Che altro poteva fare? Le istituzioni ci sono state vicine”. “Erano a casa mia il giorno di Pasqua tutti e tre - ha ricordato la donna - erano un po’ avviliti, ma nulla che lasciava immaginare il peggio”.

 

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA (ascolta)

"E' una tragedia che ha sconvolto il Paese e che mi ha colpito particolarmente". Cosi' la presidente della Camera, Laura Boldrini, lasciando Palazzo Sforza, sede del Comune, dove ha partecipato al ricordo dei tre civitanovesi che si sono suicidati ieri (guarda video).La presidente della Camera ha invitato a una riflessione sul "senso di vergogna a chiedere aiuto"."E' come se oggi, nel nostro Paese, non avere abbastanza soldi significhi essere una persona indegna", ha detto Boldrini. "E' come se una persona si possa sentire a suo agio e accettata dalla societa' solo se guadagna abbastanza", ha detto ancora. Per la Boldrini e' necessario "rivedere questa scala": "Per me una persona ha qualità quando ha dei valori, a prescindere dal reddito. Non ci si può sentire così sopraffatti dalla mancanza di denaro". La presenza della Boldrini a Palazzo Sforza, dove si è tenuta una breve cerimonia in memoria dei tre civitanovesi che ieri si sono tolti la vita, e' durata poco più di mezzora.

“Non mi sono accorta di alcuna contestazione, nè all’ingresso, ne’ all’uscita dal Comune di Civitanova”. E’ Laura Boldrini a tornare sulla sua visita a Civitanova Marche rivendicando che “il primo dovere delle istituzioni è esserci, ‘metterci la faccia’, tanto più nei momenti duri. Sarebbe troppo comodo, e per quanto mi riguarda inaccettabile, scegliere di essere presenti soltanto dove è garantito l’applauso”.

“E comunque - spiega ancora in una nota la presidente della Camera - chi sopporta il peso di queste tragedie ha tutto il diritto di esprimere come ritiene il suo dolore e la sua indignazione, che non hanno niente a che vedere con le strumentalizzazioni politiche imbastite da qualche frangia estremista”. “A maggior ragione dopo aver incontrato i familiari delle vittime, che inizialmente avevano espresso qualche perplessita’ sulla mia presenza, e la comunita’ di Civitanova, ritengo che fosse giusto venire qui oggi, come cittadina di questa Regione e come Presidente della Camera. Ho voluto in ogni caso testimoniare la mia vicinanza e solidarieta’, in quanto - sottolinea - non avrei potuto partecipare ai funerali perche’ impegnata da stasera a Marsiglia, per l’incontro dei Parlamenti della regione euromediterranea”.