Civitanova Marche (Macerata), 12 ottobre 2013 - Era cominciato tutto con lui, con l’assessore al commercio, Francesco Peroni, fotografato mentre infilava in un cestino della spazzatura la targa della via intitolata a Giorgio Almirante. Scoppiò un putiferio, venne pure Donna Assunta a Civitanova a minacciare e maledire chiunque avesse osato rimuovere il ‘vessillo’ del defunto marito.

Sono passati mesi e adesso la commissione toponomastica ha sfornato una soluzione ecumenica: spostare la targa, ma non cancellarla. Peroni, espressione in giunta del partito di Rifondazione Comunista, si schiera con Belinda Emili, consigliere comunale di Rifondazione, che ha bocciato la pacificazione proposta da Ivo Costamagna, presidente della commissione, e in nome della quale Almirante dovrebbe traslocare dalla zona Micheletti, perché non è opportuno che il suo nome si leghi a una strada in cui si affacciano due scuole, verso altra zona non meglio identificata.

Niente rimozione perciò. La Emili in commissione toponomastica ha votato contro e chiede al sindaco di attuare la promessa elettorale e far sparire dallo stradario ogni riferimento al defunto leader del Msi e gerarca fascista. "Sono d’accordo con lei — conferma Peroni — e anche il sindaco è sempre stato su questa linea. Ora valuteremo in giunta la proposta della commissione". E se passerà la pacificatoria soluzione di Costamagna, Rifondazione potrebbe mettersi sull’Aventino, perfino uscire dalla maggioranza. "Posso dire — conferma Peroni — che l’ala più intransigente del partito pensa questo. Cosa farò io? Intanto spero che Corvatta mantenga l’intenzione di togliere via Almirante. Vedremo cosa deciderà la giunta e poi farò le mie valutazioni".


La maggioranza è divisa su questo caso. In commissione Yuri Rosati del Pd, primo promotore della proposta dello spostamento, e il presidente Costamagna (Uniti per cambiare) hanno votato insieme a Sergio Marzetti (Pdl) e a Fabrizio Ciarapica (La Destra-Vince Civitanova). Il no è stato espresso dalla Emili, ma anche dentro la lista Uniti per cambiare c’è chi, come il consigliere comunale e capogruppo Pierpaolo Rossi, si è schierato a favore della cancellazione.

Lorena Cellini