Civitanova Marche, 12 novembre 2013 - Bullismo a scuola. Soldi in cambio di protezione. Per questo sono finiti nel mirino della polizia municipale del comandante Sirio Vignoni tre minorenni portorecanatesi che frequentano l’istituto comprensivo «Enrico Medi».

I giovani esercitavano veri e propri atti intimidatori nei confronti di alcuni compagni di classe presi di mira dalla banda. «Domani portami due euro altrimenti sono guai». Piccole somme o oggetti in cambio della tranquillità. Una serenità apparente, perché anche se il giovane di turno portava i soldi una volta, le richieste continuavano successivamente. E spesso diventavano anche sempre più frequenti. Insomma, una baby gang specializzata in piccole ma odiose estorsioni.

I tre, riconosciuti a scuola come un vero e proprio gruppetto organizzato, individuavano la vittima di turno, lo aspettavano davanti alla scuola prima dell’inizio delle lezioni, formulavano in un primo momento la richiesta del giorno e poi passavano per riscuotere. Nel caso di disobbedienza, scattava la ritorsione: veniva presa di mira e danneggiata la bicicletta del malcapitato, oppure venivano squarciati gli zaini, infine minacce e botte.

In più di un episodio, denunciato da un genitore e confermato dalla vittima, è capitato che i tre aspettassero il ragazzino fuori dall’istituto scolastico e che lo pedinassero durante il ritorno a casa. Qualcuno è stato bloccato dalla banda nel sottopasso pedonale che collega l’istituto scolastico con la strada statale e minacciato.

Almeno due giovani sono stati presi a botte. «n due mi tenevano bloccato e l’altro mi picchiava», il racconto di un ragazzino. E’ stato un genitore, visti i lividi sul corpo del proprio figlio, ad avere il coraggio di rivolgersi alla polizia municipale e denunciare l’accaduto con tanto di nomi e cognomi dei bulli. Da lì sono partite le indagini e la conferma da parte di altri studenti.

I tre sono stati sentiti dagli agenti della municipale che stanno avviando le pratiche di competenza. Tra i corridoi dell’Istituto comprensivo Enrico Medi le voci ultimamente si facevano sempre più frequenti su episodi che, immancabilmente, andavano ad essere attribuiti proprio ai tre baby estorsori. Dell’accaduto è stata informata sia dai genitori che dal comandante Vignoni anche la dirigente scolastica.
 

Emanuela Addario