Civitanova, 6 febbraio 2014 - SORPRESI mentre ritiravano un pacco di stupefacenti, hanno tentato una fuga rocambolesca, salendo con l’auto sul marciapiedi e investendo un carabiniere, tra passanti terrorizzati e traffico in tilt. Ma alla fine in tre sono finiti in carcere a Montacuto. E’ successo a Civitanova ieri intorno alle 20.

I carabinieri di Osimo, guidati dal luogotenente Luciano Almiento, erano da tempo sulle tracce di un gruppo di spacciatori. Con le loro indagini, avevano saputo che nel tardo pomeriggio di ieri sarebbe avvenuto uno scambio tra un grossista di stanza a Civitanova e degli spacciatori maceratesi, interessati a una fornitura di eroina. Così sette uomini con tre macchine si sono appostati nei pressi del luogo fissato per l’appuntamento, sul lungomare sud. A un certo punto da Macerata è arrivata una Ford Fiesta e si è avvicinata a un soggetto che era lì in attesa.

Non appena hanno visto il civitanovese consegnare un pacchetto alle persone in macchina, i militari sono entrati in azione intimando l’alt al gruppo. L’uomo che era a piedi è scappato via di corsa, riuscendo subito a far perdere le sue tracce nel buio della spiaggia. Gli altri tre hanno tentato una fuga disperata: avendo la strada bloccata dalla pattuglia, sono saliti sul marciapiedi e da lì hanno cercato di allontanarsi. Ma i carabinieri erano pronti, li hanno inseguiti e in via Vittorio Veneto sono riusciti a incastrarli.

IL MARESCIALLO Emiliano Gatta è sceso subito dalla macchina intimando di nuovo l’alt ai balordi. Ma il conducente non ha esitato a investirlo, nella assurda speranza di farla franca. La Ford però, senza vie di fuga, ha finito per schiantarsi contro un’auto in sosta, e subito è stata circondata dai militari. In carcere dunque sono finiti Alessio Caracini, maceratese di 23 anni (era il pilota della macchina, per altro prestata dalla fidanzata), e due tunisini, uno residente a Macerata l’altro senza fissa dimora, già noti alle forze dell’ordine. Il sostituto procuratore Cristina Polenzani li accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e spaccio, perché anche se la droga non è stata recuperata, lo scambio è stato visto e documentato dai carabinieri.

Il maresciallo Gatta invece è stato portato in ospedale, prima a Civitanova poi a Torrette, per essere sottoposto a una visita specialistica. Non è in pericolo di vita, per fortuna, ma l’impatto con la macchina in fuga ha causato diverse fratture e contusioni.