Civitanova, 6 marzo 2014 - AVVISI di Equitalia per il mancato pagamento di multe stradali stanno arrivando a molti civitanovesi che invece hanno regolarmente saldato la sanzione e che in questi giorni stanno presidiando lo sportello dei vigili urbani, su cui piovono proteste e improperi per un mezzo caos provocato da Poste Italiane. Tutto perché le matrici dei bollettini di conto corrente postale usati per pagare vengano, una volta incassati dalle Poste, fotocopiati e poi recapitati alla municipale per lo scarico dalle liste delle sanzioni di incassare. Ma, accade che al comando di via Verga arrivino mazzi di fotocopie sbiadite e perciò illeggibili oppure senza riferimento del numero di verbale nella causale del versamento. Addirittura, bollettini sostitutivi dell’originale andato perduto, ma che contengono solo l’importo della sanzione e una serie di codici e cifre con cui i vigili fanno ben poco e meno che mai possono rintracciare il verbale di chi ha pagato.

IL RISULTATO di questo pasticcio è l’impossibilità di abbinare il bollettino del versamento effettuato allo sportello postale con la relativa multa e così parte l’avviso di Equitalia e piove sulla testa di chi invece ha fatto il suo dovere. Che, se ha conservato la ricevuta, si reca alla caserma dei vigili urbani dove, previo colorito sfogo contro il malcapitato agente di turno, dimostra che è in regola e a quel punto la municipale informa Equitalia. Ma, se non si ritrova la ricevuta del bollettino, è costretto a ripagare una seconda volta. Disagi e aggravio di spese e di lavoro creati da un sistema di registrazione che produce montagne di carta e fotocopie.

E IN TUTTA questa macchinosa procedura è pure accaduto che un mazzetto di bollettini pagati e fotocopiati destinati ai vigili urbani, sono stati inoltrati da Poste Italiane a casa di una signora di Monte San Giusto, che per senso civico ha telefonato in caserma, altrimenti sarebbero andati perduti innescando altri avvisi di Equitalia. In mezzo a tanto disservizio i vigili stanno facendo da parafulmine. «In un periodo come questo, in cui tutti noi sentiamo il peso di tasse e balzelli, ci sentiamo imbarazzati — confessa il tenente della municipale Eugenio Autiero — perché arriva da noi gente onesta e corretta, che ha pagato e fatto il suo dovere ed è costretta a perdere tempo, non certo per colpa sua».

Lorena Cellini