Civitanova, 16 marzo 2014 - «STIAMO assistendo al battesimo ufficiale della rinascita di Civitanova Alta». Così ha esordito ieri il sindaco Corvatta, durante la conferenza che si è tenuta alla Delegazione del borgo per discutere del progetto dell’albergo diffuso e le possibili nuove forme di ospitalità. «La nostra intenzione è riscoprire lo spirito dei luoghi — ha proseguito il primo cittadino — e quello di Civitanova Alta è cultura e turismo. Un progetto che potrebbe concretizzarsi se supportato dai residenti. Ma i motivi di interesse ci sono tutti». Giancarlo Dall’Ara, presidente nazionale alberghi diffusi, ha quindi spiegato le peculiarità del progetto, che in Italia conta 83 esempi riconosciuti di cui 7 nelle Marche. Dall’Ara distingue tra albergo diffuso e ospitalità diffusa. «Il primo è un albergo a tutti gli effetti con una sola differenza — ha specificato —: non si costruisce. Si prendono case che esistono già, vuote e vicine tra di loro, con un soggetto gestore privato che fa il direttore in chiave imprenditoriale. C’è una portineria e vengono offerti tutti i servizi alberghieri (prima colazione, custode notturno, pulizia camere..., nda).

L’ospitalità diffusa invece è una rete tra soggetti, che possono avere case, camere, b&b o appartamenti da affittare, che si uniscono in una struttura in rete per la ricettività: questa ipotesi è più facile da concretizzarsi perché non necessita di servizi alberghieri». Questi progetti, ha concluso Dall’Ara, «fanno vivere all’ospite, che cerca uno stile di vita che non ha, il borgo». Quindi Chiara Giorgetti, tour operator, ha rimarcato le possibilità di commercializzazione e promozione del possibile prodotto civitanovese. Nel dibattito con i cittadini, c’è chi ha chiesto che prima di tutto venga sistemata la città alta, «imprigionata» dalle varie impalcature. «È chiaro — ha detto l’assessore Silenzi —, sono due progetti che viaggiano su piani diversi. Abbiamo trovato una situazione difficile e ci stiamo adoperando per i problemi strutturali: ma non possiamo aspettare» per il rilancio. Silenzi ha quindi sottolineato «la totale iniziativa privata per la realizzazione dell’albergo diffuso: il Comune può favorire l’ipotesi progettuale».

Michele Mastrangelo