Civitanova, 19 aprile 2014 - Via il centro sociale dai locali di via Parini. Lo ha stabilito il giudice Corrado Ascoli del tribunale di Macerata, pronunciandosi sulla causa avviata dall’Arcidiocesi di Fermo.

La Diocesi è infatti proprietaria della struttura, ricevuta anni fa con una donazione finalizzata alla realizzazione di una mensa e di un dormitorio per i poveri. Cosa che infatti era stata fatta, fino a quando l’Asur chiuse la mensa. I locali vennero abbandonati, e poco dopo se ne impossessarono alcuni giovani, che lì istituirono il centro sociale Jolly Rogers. L’Arcidiocesi però non poteva ignorare le volontà di chi le aveva lasciato la struttura e per questo ha avviato una azione possessoria, di manutenzione e spoglio, per ristabilire il corretto rapporto tra la proprietà e l’immobile.

La sentenza emessa nei giorni scorsi dal giudice Ascoli, è esecutiva, e ora il vescovo Luigi Conti dovrà valutare come procedere. Della questione il sindaco Tommaso Corvatta ha parlato anche in Questura a Macerata, per decidere come affrontare il caso. La linea concordata è quella di provare prima con un’opera di mediazione tra le parti. Se questa però non dovesse funzionare, non è escluso che si proceda con uno sgombero forzato di chi abusivamente sta occupando degli spazi senza alcuna autorizzazione.

L’intenzione dell’Arcidiocesi comunque è sicuramente quella di restituire la mensa e il dormitorio ai soggetti a cui erano stati destinati in partenza, e cioè i poveri e i bisognosi. Un’azione di forza, per il recupero dei locali di via Parini, era stata ipotizzata di recente anche da don Vinicio Albanesi che, intervenuto in un convegno all’istituto Stella Maris, aveva ribadito l’importanza di restituire la struttura agli indigenti. Il centro sociale, che in giudizio è stato difeso dall’avvocato Laura Domenella, negli anni è divenuto un punto di riferimento da cui sono partite iniziative e manifestazioni. Ma la sentenza ha sancito l’illegalità di quella occupazione.