Civitanova Marche, 2 dicembre 2009 - Il consiglio comunale ha approvato a larghissima maggioranza ( si è astenuto solo il consigliere Scalabroni del Prc) il punto relativo all’ attuazione degli articoli 4 e 9 relativi all’applicazione della Legge Regionale n. 22/2009 'Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile'. In poche parole, il Piano Casa.

 

L’ assessore all’Urbanistica Perugini ha illustrato in prolusione l’articolato della delibera redatta sulla base delle indicazioni scaturite dalla riunione della 2ª commissione urbanistica-ecologia-ambiente-verde pubblico e viabilità, con tutte le integrazioni proposte dai rappresentanti delle opposizioni. In sintesi gli aspetti più significativi del documento, cui è stata data immediata eseguibilità, esposti dall’assessore Perugini.

 

I limiti. Non beneficeranno della L.R. 22 le aree comprese nella variante parziale per le zone Erp. Per gli edifici di zona B (zone di completamento) costruiti prima del 1950 e soggetti a risanamento conservativo o a ristrutturazione vincolata; e per i fabbricati che ricadono nella zona E (zona agricola) per i quali l’ intervento si limita ad una ristrutturazione vincolata, l’applicazione della Legge è possibile purchè non vengano stravolte le caratteristiche architettoniche.

 

Deroghe. Per gli edifici di zona B costruiti dopo il 1950, soggetti solo al risanamento conservativo e a ristrutturazione vincolata, e per i fabbricati ricadenti in zona E, soggetti alla ristrutturazione vincolata, la legge potrà essere applicata anche con demolizione e ricostruzione ma bisognerà comunque garantire la fedele ricostruzione dell’ edificio originario. Ulteriori modalità applicative. E’ ammesso il mutamento di destinazione per gli edifici non residenziali classificati in zona D ( industriale ) purchè inseriti in più ampie zone classificate come B e C.

 

Gli standard saranno monetizzati sempre secondo il valore dato alle aree fabbricabili in base alla all’imposta Ici e comunque per un valore non inferiore ai costi degli oneri di urbanizzazione. I proventi della monetizzazione saranno utilizzati per l’acquisto di aree da destinare a standard o per il miglioramento di quelli esistenti. Dopo la prolusione dell’assessore Perugini si sono registrati gli interventi dei vari Ghio, Berdini e Micucci (Pd), Gismondi (Nuova Città), Marco Scalabroni (Prc), Simone Garbuglia (Udc), Vastaroli e Corallini. Nella votazione finale 25 consiglieri hanno approvato il documento e uno si è astenuto.