Civitanova, 20 dicembre 2010 - Alla situazione di emergenza, per via delle numerose assenze, la Civitanovese ha reagito con una prova esemplare in termini di impegno e acume tattico, togliendo in pratica alla capolista ogni possibilità di manovra. Ed è stata una tattica ovviamente ben studiata e altrettanto ben applicata, tanto che la squadra di casa non solo ha trovato un gol proprio in avvio, ma ha creato più volte i presupposti per il meritato raddoppio.

 

Da parte del Teramo un paio di calci di punizione tirati in modo approssimativo e niente più. La gara è andata avanti così fino al 26’ della ripresa quando il Teramo, nonostante la sua prova deludente, si è vista gratificare di un calcio di rigore che, per quanto si è visto e successivamente analizzato con il conforto delle immagini televisive, non c’era proprio.

 

Partenza senza indugi della Civitanovese e al 3’ l’affondo sulla sinistra con una manovra che vede protagonisti Mandorino e Lazzarini, consente a Noschese di sgusciare nella difesa ospite e beffare con un pallone morbido Farò in uscita. Il Teramo stenta a proporsi e al 14’ Orta recupera un affondo sulla sinistra ma il suo cross al centro è dominio della difesa di casa. Sempre viva invece la squadra di Morganti e al 24’ Noschese, al termine di una veloce azione, ha l’opportunità di tirare da buona posizione ma il suo tiro è deviato in angolo. Ancora una grossa possibilità per i rossoblu locali al 36’ quando Lazzarini, su assist di Albanesi, va alla conclusione dalla breve distanza. tiro potente ma centrale che Farò devia di pugni in angolo. Proprio in chiusura del primo tempo un altro calcio di punizione per il Teramo e questa volta a mandare alle stelle è Borrelli. 

 

Civitanovese vivacissima anche in avvio di ripresa e al 2’ sugli sviluppi di un’azione portata avanti sulla destra un diagonale di Serantoni, giovane classe ’92, prende la base del primo palo: un altro ne aveva preso a Forlì. Un tentativo poi degli abruzzesi con Borrelli al 13’ non crea problemi a Paniccià in quanto la conclusione è sul fondo. 26’: su una palla profonda Paniccià in uscita anticipa nettamente Borrelli che arriva al contrasto col portiere dopo che la palla era stata respinta. Per l’arbitro è rigore che Gambino trasforma superando Giacomozzi entrato a tutta fretta per sostituire l’espulso Paniccià. La gara in pratica finiva lì.