Ma dove vai se l’inglese non lo sai?

Bologna, 24 maggio 2015 - Quanto maltrattiamo questi poveri giovani...Non hanno lavoro, sono costretti a emigrare e quando ci provano davvero si trovano tante porte sbattute in faccia. Vuoi andare a Londra o a Berlino?  Ti offrono solo un lavoro da cameriere, anche se hai una laurea... Una mamma delusa

risponde Massimo Gagliardi, vicedirettore de Il Resto del Carlino

Finché si parla di ragazzi, di ventenni intendo, un posto da cameriere non ce lo negano neppure ad Auckland. Il problema nasce quando si cresce. A un cameriere laureato e consapevole dei propri diritti, il titolare di un pub inglese preferirà sicuramente un pakistano in cucina. Costa meno e dà meno fastidio. Il tema è che gli stranieri, da noi italiani, si aspettano qualcosa di più: una specializzazione, un’idea, uno stile. A patto che sappiamo almeno l’inglese. I nostri ragazzi invece sono terribilmente indietro. Erasmus ha migliorato le cose ma non tanto. Di solito ci si laurea (magari in Legge o in Lettere) e ci si accorge che non c’è lavoro. Andare all’estero però non è cosa che s’improvvisi. Le famiglie dovrebbero cominciare almeno dal liceo a pensare di far apprendere l’inglese ai figli. massimo.gagliardi@ilcarlino.net