Mercoledì 24 Aprile 2024

Corte di Strasburgo favorevole al controllo delle e-mail dei dipendenti

Respinto il ricorso di un romeno licenziato da suo capo perché usava la posta aziendale per scrivere a fidanza e parenti. Per la Corte europea dei diritti umani il titolare può in alcuni casi anche licenziare

Un computer (Olycom)

Un computer (Olycom)

Strasburgo, 12 gennaio 2016  - La Corte europea dei diritti umani, in una sentenza, ha stabilito che una società privata non viola il diritto alla privacy di un dipendente quando controlla le sue comunicazioni sugli account aziendali e che il licenziamento è giustificato se li utilizza a fini privati. Qundi i datori di lavoro possono controllare l'uso che i dipendenti fanno della mail aziendale e sono anche autorizzati a licenziarli in caso di utilizzo a fini personali. 

E' il caso di un cittadino romeno che ha presentato ricorso alla Corte di Strasburgo per ottenere l'annullamento del suo licenziamento perché dovuto a una violazione del suo diritto alla privacy. L'uomo è infatti stato licenziato dopo che il datore di lavoro ha scoperto che usava la messaggeria Yahoo intestata all'azienda per corrispondere con la fidanzata e il fratello, infrangendo le regole interne della società. 

I giudici di Strasburgo, però ritiene che "non è irragionevole che un datore di lavoro voglia verificare che i dipendenti portino a termine i propri incarichi durante l'orario di lavoro". Inoltre hanno osservato che l'accesso alla messaggeria Yahoo aziendale da parte del datore di lavoro è stato effettuato nella convinzione che contenesse solo comunicazioni professionali e che il contenuto delle comunicazioni private non è stato utilizzato dai tribunali per legittimare il licenziamento.