"Picchiata dal compagno di scuola perché porta il crocifisso": dodicenne in ospedale

Venti giorni di prognosi per la ragazzina. L'episodio sarebbe avvenuto nella giornata di giovedì 14

Indagano i carabinieri

Indagano i carabinieri

Terni, 15 maggio 2015 - Un caso che fa discutere a Terni. Un caso con, sullo sfondo, motivi religiosi. Una giovanissima è stata aggredita da un compagno di classe perché aveva una collanina con un crocifisso: è quanto accaduto, all'uscita di una scuola media di Terni, ad una dodicenne del posto, rimasta ferita. La ragazza ha riportato una contusione toracica giudicata guaribile in 20 giorni dopo essere stata visita al pronto soccorso dell'ospedale Santa MariaNei confronti del coetaneo, di origine africana - riferiscono i carabinieri -, non sono stati presi provvedimenti da parte dei militari in quanto non imputabile. La dodicenne sarebbe stata colpita dal ragazzo alle spalle da un colpo violento (l'episodio è avvenuto ieri). È stata la madre della studentessa a bloccare il giovane, che ha poi riferito ai militari di avere compiuto il gesto a causa del crocifisso. Secondo quanto la dodicenne ha raccontato ai carabinieri, il coetaneo - che aveva iniziato a frequentare la scuola una ventina di giorni fa - già nei tre o quattro giorni precedenti l'aveva presa di mira, con insulti e altre aggressioni, sempre per via del crocifisso.

Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, in Umbria per il tour elettorale a sostegno di Claudio Ricci, ha commentato su Facebook l'aggressione usando parole molto dure nei confronti del ragazzino e della sua famiglia.

 

A Terni una ragazzina di 12 anni è stata aggredita da un coetaneo all'uscita della scuola, 20 giorni di prognosi per la...

Posted by Matteo Salvini on Venerdì 15 maggio 2015

 

Anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, affida a Facebook il suo commento sulla vicenda. «Terni: un ragazzino senegalese picchia una bambina sua coetanea perché colpevole di indossare una collanina con un crocifisso. Sono questi gli episodi che ci fanno comprendere quanto odio venga trasmesso anche ai più piccoli». «A casa nostra neanche i nostri figli sono più al sicuro rispetto all'intolleranza di chi pensa di venire in Italia e imporci la propria ideologia. Non ti piace il crocifisso? Vai a vivere da un'altra parte».