LE RICORRENZE, quando non sono derubricate a ritualità o a routine, giovano a riflettere e progettare. È questo il caso del nono anniversario dell’uccisione di Marco Biagi, professore universitario prestato alla politica e della quinta edizione del Premio intitolato al giuslavorista promosso con lodevole impegno dal ‘Resto del Carlino’.
Si potrà discutere la validità delle sue proposte, ma si dovrà ammettere che egli aveva previsto e affrontato la questione, oggi divenuta urgente e drammatica, del lavoro e del futuro delle giovani generazioni. C’è da chiedersi: sul tema, la politica cos’ha fatto e cosa sta facendo in questi anni di immediato, concreto, risolutivo? Analoga lezione viene indirizzata anche al mondo accademico, perché proprio dieci anni fa Marco Biagi metteva in guardia l’istituzione universitaria dal “rischio della senescenza”.
Ne deriva per l’Università italiana, alle prese col riordino dei suoi assetti istituzionali, un duplice monito: ringiovanirsi e spendersi per la società.