Reggio Emilia, 13 settembre 2011 - Essere accolti e serviti da una giovane donna, bionda, carina, sempre sorridente, con la voglia di ballare. Un sogno? No. Accade al bar annesso alla stazione di servizio Agip sull’ex Statale 63, alla prima periferia di Cadelbosco Sopra, grosso centro della Bassa Reggiana. Ma i sorrisi, le battute e l’energia che sprizza da ogni poro del corpo della titolare, la giovane Lory, non sembrano piacere affatto a quella parte di popolazione, chiaramente di sesso femminile, che trova in lei dei modi un po’ troppo ‘provocanti’ nell’accogliere e servire la clientela. In gran parte, comprensibilmente, di sesso maschile. Tanto che risulta circolare addirittura una petizione, una raccolta di firme di abitanti del paese per chiedere un ‘allontanamento’  di quella giovane barista dal trafficato locale sulla strada statale.

«Ma io – si difende lei, Lory, titolare da  appena sei mesi del Lory Pink Bar – non faccio nulla di male. Sono nata da genitori di Romania e Brasile. Ho anche sangue carioca che mi scorre nelle vene. Sono allegra, mi piace ballare. Che male c’è? La petizione contro di me? Sì, ho sentito parlare di qualcosa del genere. Ma non ho visto nulla. Secondo me è tutto frutto dell’invidia, della gelosia di qualcuno. Tutto qui». Non vuole confidare la sua età Lory («sono meno che trentenne», il suo unico commento riguardo al fattore anagrafico), ma ammette la sua  ‘debolezza’ : «Questo è il mio carattere. Sono solare. E’ una colpa? Da giovane ho lavorato pure in un mercato. E anche lì sorridevo e ballavo al ritmo della musica mentre servivo la clientela». Che il suo approccio con gli avventori sia diverso da quello della maggior parte dei baristi  lo si nota subito entrando nel piccolo bar lungo la trafficata ex Statale<WC>,<WC1> che collega Reggio città alla zona del Po.

Volto truccato, il corpo avvolto in una specie di pareo che mostra, ma neppure tanto, la scollatura, oltre allo spacco che evidenzia le gambe. Abbronzantissime. Già in passato, quando ha lavorato come dipendente in un bar di Reggiolo, ad alcuni chilometri da Cadelbosco, il suo modo di fare non era passato inosservato. E ora rieccola all’opera, a Cadelbosco. «Il mio modo di lavorare forse dà fastidio a qualcuno. Mi hanno mandato diverse volte controlli della Finanza — aggiunge lei — ma, a parte una volta che avevo dimenticato uno scontrino, non mi hanno mai trovato nulla di irregolare. Mi hanno mandato l’Igiene pubblica. E sono risultata sempre in regola. Cosa vogliono da me?». 
 

Lory non è sposata e, per ora, non ha relazioni sentimentali: «Sono single. E sono felice così. Se sorrido ai clienti, non si ingelosisce nessuno». Ma quando sarà inverno continuerà a girare con abiti succinti? «Sempre. Io ho sempre caldo. Anche a dicembre…».