UN CENTINAIO di autovelox per un totale di 30 milioni e 200 mila euro che vanno a rimpolpare i bilanci di 50 comuni. La provincia di Rovigo è la prima sulle 110 d’Italia per il numero di postazioni fisse, due delle quali si trovano nel comune di Ariano nel Polesine.Il paese, che conta 4.600 abitanti, nel 2010, ha raccolto quasi 3 milioni di euro da 18.000 multe effettuate dall’autovelox.

SONO due le postazioni fisse, collocate nella statale 309, la Romea, nel territorio del comune: due postazioni che hanno pizzicato migliaia di automobilisti ma che, secondo il giudice di pace di Adria, non avrebbero avuto il diritto di funzionare, almeno in quel tratto dove si trovano. La banchina della strada è troppo corta, ergo tutte le sanzioni potrebbero essere annullate. Cosa potrebbe accadere se tutti i sanzionati facessero ricorso?

SAREBBE una catastrofe per il piccolo ente il cui sindaco Giovanni Chillemi si trincera dietro un laconico «Valuteremo». La sentenza del giudice di pace, che sarà depositata oggi, parla chiaro. E lo stesso giudice Ercole Guerzoni spiega: «In quel tratto viene meno una caratteristica propria delle strade extraurbane dove possono funzionare i rilevatori automatici della velocità: la larghezza della banchina dovrebbe essere tra 1,25 e 1,50 metri. In realtà misura tra 92,50 centimetri e un metro e 20». Le misurazioni sono state effettuate dall’automobilista che ha fatto ricorso al giudice di pace. Si tratta di un 57enne di Udine che nell’aprile del 2010 è stato pizzicato a viaggiare a 106 chilometri orari, 30 sopra al limite fissato nel tratto in questione: 70 chilometri orari.

«IN TUTTE e cinque misurazioni effettuate — continua il giudice — la larghezza della banchina è risultata essere inferiore al limite di legge. Di conseguenza ho disapplicato l’atto: il rilevamento è nullo». Quindi ora si annullano tutte le sanzioni da quell’autovelox? «Sì, se gli automobilisti vengono a fare ricorso eccependo l’illegittimità del rilevatore». «E’ un’ottima notizia — afferma Leno Zanetti, del comitato antiautovelox di Adria —. Finalmente qualcuno vince contro queste rapine legalizzate. Faremo un’azione legale contro il comune. Gli autovelox ad Ariano (che dal 1° gennaio 2011 sono stati disattivati perché fuorilegge in base al testo firmato dall’ex ministro Maroni, ndr) sono uno scandalo. Come comitato abbiamo fatto anche un esposto in procura».