Bologna, 28 luglio 2013 - NON SO spiegarlo bene ma ho l’impressione che i giornali seguano con meno enfasi del solito questo viaggio del Papa in Brasile. Mi vengono in mente i servizi che si facevano per i viaggi all’estero di Wojtyla e non posso non rilevare la diversità d’atteggiamento della stampa, una volta più enfatica.
Alfiero Novelli, Pontremoli

Risponde il vice direttore de 'Il Resto del Carlino' Massimo Gagliardi

SÌ, C’È una diversità, forte, d’atteggiamento. Certo, questo è il primo viaggio di Papa Bergoglio e la stampa non ha ancora quella confidenza che c’era con Papa Giovanni Paolo II. A differenza di Wojtyla, inoltre, ma anche di Papa Ratzinger, Bergoglio non fa la tradizionale chiacchierata in aereo con i giornalisti. Come dire: non chiedetemi le cose che interessano a voi, scrivete quello che vedete, cioè che faccio io. Papa Francesco, attorniato com’è da scandali e problemi, vuole che alla gente il suo messaggio arrivi senza mediazioni. In questo denotando una difficile solitudine. Intanto Tv Sat 2000 fa ascolti record: c’è una voglia di Papa che le reti generaliste non soddisfano. Da ultimo: all’inizio Bergoglio ha parlato di guida collegiale della Chiesa, il viaggio a Rio conferma di Papa ce ne può essere solo uno.