Bologna - Addio ai divieti sulla presenza di animali domestici in condominio. Ecco una delle principali novità della legge di riforma della vita condominiale (220/12) approvata in via definitiva lo scorso novembre e in vigore a partire dal giugno scorso. Il «vietato vietare animali» è insito nell’articolo 16 del testo di legge che integra l’articolo 1138 del codice civile con la direttiva: «Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici». Appare chiaro perciò il seguente sillogismo: porte aperte nei condomini agli amici a quattro zampe e non solo.

In realtà non è così semplice. Accolta come una delle novità più rilevanti della riforma, come un successo storico dalle associazioni animaliste, nella pratica l’applicazione della norma sugli animali potrebbe risultare più complicata del previsto. Subito dopo l’approvazione della legge, infatti, in molti ne davano un’interpretazione restrittiva per cui il concetto di «vietato vietare» varrebbe solo per i regolamenti dei nuovi condomini non potendo il nuovo testo retroattivamente inficiare un accordo contrattuale stipulato in precedenza. Nei casi in cui il divieto esiste già non ci sarebbe nulla da fare.


Non è d’accordo la Lav (Lega antivivisezione), che invece con alcune dichiarazioni dei propri avvocati ne darebbe un’interpretazione opposta. «Il sì agli animali domestici si applica anche ai regolamenti vigenti e la norma non è assolutamente derogabile con future delibere condominiali, anche se approvate all’unanimità».

Riferendosi ai regolamenti condominiali, bisogna in primis distinguere tra quelli assembleari e quelli contrattuali: la prima specie è quella approvata a maggioranza nelle assemblee e si limita a coordinare la vita in comune.

Prima della riforma la Cassazione aveva esposto le proprie posizioni affermando che il possesso degli animali domestici poteva essere vietato solo da un regolamento creato da un contratto. Ci si riferisce soprattutto a quelli approvati all’unanimità, in nove casi su dieci sono quelli del costruttore fatti accettare a ogni atto di vendita dell’immobile. È solo questo tipo di regolamento che può contenere vincoli relativi alla proprietà privata come il divieto di possedere animali.

Ed ecco il punto cardine: secondo alcuni anche dopo la riforma il vecchio regolamento, contrattuale e scritto, che prevedesse ad esempio il divieto alla detenzione di cani di grossa taglia, manterrebbe la propria efficacia. Non solo, l’articolo 1138 del codice civile sarebbe addirittura derogabile con un nuovo regolamento contrattuale, approvato all'unanimità.

 

Tutti gli articoli della nostra guida:

 Una riforma attesa da anni che tocca milioni di famiglie
Amministratore, animali, riscaldamento: ecco cosa cambia con la riforma

Difendere la privacy a casa propria Arriva il vademecum firmato dal Garante
Telecamere e privacy, le regole

Affitti Come orientarsi tra i canoni liberi e quelli concordati

L'amministratore di condominio Tutte le regole dell'incarico
Amministratore, onestà, formazione e onorabilità: i requisiti per guidare il condominio

L'assemblea  Quorum più bassi per le delibere
Tempi, modi, eccezioni. Come arrivare preparati e non farsi ‘bastonare’
Il consiglio di condominio, un volto ufficiale per gli ‘angeli’ del palazzo
Quorum, animali e sanzioni: le novità del regolamento condominiale
Chiunque può fare il rappresentante: "Tutela fino a un quinto dei condomini"
Condominio, mai più deleghe all’amministratore

I millesimi Come si misura il valore di una proprietà
Rettifiche e modifiche: quando la novità fa rima con "unanimità"
Anche le villette a schiera adesso sono ‘supercondomini’

Gli animali domestici Via libera, ma con regole precise
Gli animali domestici e la riforma del condominio: il parere dell'avvocato

Le parti comuni Modifiche d’uso e lavori più semplici
Sottotetti, pianerottoli e parcheggi: ecco le parti comuni a cui si applicano le nuove norme

Contabilità Il rendiconto diventa più simile al bilancio delle società di capitali
Un fondo per i lavori straordinari
Riscossione dei crediti condominiali. Ecco che cosa cambia per il fornitore
"L’obbligo della riscossione forzosa". Ecco cosa cambia per l’amministratore di condominio
Conto corrente del condominio, così la cassa è finita in banca
Il condominio si trasferisce sul web: verbali e bilanci online
Arriva il registro dell’amministratore. «La contabilità diventa fondamentale»

Servizi Una badante per tutto il condominio
Per la cura degli animali dog e cat sitter in comune
Ecco il ‘global service’ per i condomini: muratori, imbianchini e idraulici

Riscaldamento Come staccarsi dall’impianto centralizzato
Conto termico, incentivi statali per le rinnovabili

Assicurazione Condomini e proprietari al riparo da rischi

Ristrutturazioni Guida alle detrazioni
Eternit, rischio attuale

Contenziosi Tutte le liti più frequenti
Attesa fino a 10 anni per una sentenza definitiva
Liti, torna l’obbligo della mediazione
Conciliazione: spese ridotte e nessuna tassa