Bologna - È OPERATIVO dal giugno scorso, per effetto della pubblicazione del Decreto ministeriale 28/12/12, il Conto Termico. Cioè il contributo statale che punta a sostenere interventi di piccole dimensioni per incentivare: a) la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e b) interventi di efficienza energetica. Gli incentivi — della cui erogazione è responsabile il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) — sono rivolti a due tipologie di soggetti: 1) amministrazioni pubbliche e 2) soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o reddito agrario.
Il Decreto stanzia fondi per una «spesa annua cumulata massima pari a 700 milioni di euro» per gli interventi realizzati da parte dei soggetti privati (condomini compresi). Duecento milioni annui sono stanziati per le amministrazioni pubbliche.

I CONTRIBUTI alle spese sostenute — cosa diversa dai benefit fiscali — saranno erogati cash in rate annuali per una durata variabile (fra 2 e 5 anni) in funzione degli interventi realizzati.
I privati (e dunque i condomini) possono accedere agli incentivi solo per gli interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza.
Nello specifico: a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica; b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa; c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; d) sostituzione di scaldacqua elettrici (i vecchi boiler) con scaldacqua a pompa di calore.
Il contributo non è previsto per chi investe sul nuovo. Per potere accedere agli incentivi, infatti, gli interventi di sostituzione di impianti/apparecchi sopra elencati «devono essere realizzati in edifici esistenti e fabbricati rurali esistenti».

Ma, in caso «di installazione di impianti solari termici, anche abbinati a tecnologia solar cooling, gli interventi per cui richiedere gli incentivi possono essere realizzati anche su edifici nuovi».
Il Conto Termico è partito in sordina, perché spiazzato dai cosiddetti ‘ecobonus’. Ma il vantaggio vero del Conto — rispetto alle detrazioni fiscali al 50% o al 65% — è la possibilità di riscuotere subito il benefit in denaro per chi ha realizzato interventi di ottimizzazione dei consumi.
I soggetti privati possono accedere agli incentivi solo attraverso l’accesso diretto. Il soggetto responsabile dovrà presentare richiesta al Gse compilando la scheda-domanda sul portale internet dedicato, entro 60 giorni dalla fine dei lavori e secondo le istruzioni che saranno specificate nelle Regole Applicative del Gse.

Luca Orsi

 

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