Bologna - Non c'è solo la riforma del condominio che è destinata a cambiare il panorama delle liti e dei contenziosi tra inquilini dello stesso stabile. Il ‘decreto del fare’, convertito in legge lo scorso 9 agosto, ha infatti reintrodotto l’obbligo della mediazione stragiudiziale in campo civile per i prossimi quattro anni, obbligando così i cittadini, come passo ineludibile prima di rivolgersi al tribunale, a tentare la strada dell’accordo consensuale.

Una strada intrapresa in primo luogo per ridurre l’enorme carico di lavoro delle aule di giustizia italiane, causa principale del ritardo con cui si risolvono i contenziosi legali, ma anche per sensibilizzare i cittadini a trovare strade alternative rispetto ai tribunali per risolvere i problemi di convivenza quotidiana nei condomini. Il ‘decreto del fare’ prevede che la mediazione sia obbligatoriamente da seguire per le liti condominiali e per quelle relative a canoni di locazione, comodato e affitto e stabilisce che un eventuale accordo di conciliazione tra le parti sostituisce a tutti gli effetti una sentenza emessa dal tribunale.

COME FARE, dunque, se buonsenso e rispetto delle esigenze comuni non funzionano più e si vuole procedere nei confronti di un condòmino, magari perché tiene il volume della televisione troppo alto oppure perché si rifiuta di pagarci i lavori di imbiancatura del muro rovinato dall’infiltrazione d’acqua proveniente da uno dei suoi tubi? Per prima cosa bisogna contattare uno degli organismi per la conciliazione iscritto nel registro del Ministero della Giustizia (l’elenco è disponibile all’indirizzo Internet: http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_10_4.wp) e informare il proprio avvocato dell’intenzione di avviare una causa civile. La presenza dei legali è irrinunciabile in ogni fase della conciliazione, perché solo grazie al loro intervento un eventuale accordo tra le parti diventa esecutivo e in grado di sostituire la sentenza del tribunale.

SUCCESSIVAMENTE, l’organismo di mediazione organizza un incontro conoscitivo con le parti e con i loro avvocati, durante il quale le parti decidono se proseguire la mediazione o abbandonarla, preferendo dunque andare in giudizio. In caso di abbandono non è dovuto nessun contributo all’organismo, mentre se invece si continua sulla strada della mediazione, il tempo massimo a disposizione per trovare un accordo è di tre mesi. In caso di esito positivo, il mediatore redige un verbale che dà atto del successo della procedura e la parte interessata può immediatamente dare efficacia all’accordo. In caso di ‘sabotaggio’ delle disposizioni contenute nel verbale d’accordo da parte di uno dei due soggetti interessati, il giudice ha la possibilità di prendere precisi provvedimenti nei suoi confronti.

 

Tutti gli articoli della nostra guida:

 Una riforma attesa da anni che tocca milioni di famiglie
Amministratore, animali, riscaldamento: ecco cosa cambia con la riforma

Difendere la privacy a casa propria Arriva il vademecum firmato dal Garante
Telecamere e privacy, le regole

Affitti Come orientarsi tra i canoni liberi e quelli concordati

L'amministratore di condominio Tutte le regole dell'incarico
Amministratore, onestà, formazione e onorabilità: i requisiti per guidare il condominio

L'assemblea  Quorum più bassi per le delibere
Tempi, modi, eccezioni. Come arrivare preparati e non farsi ‘bastonare’
Il consiglio di condominio, un volto ufficiale per gli ‘angeli’ del palazzo
Quorum, animali e sanzioni: le novità del regolamento condominiale
Chiunque può fare il rappresentante: "Tutela fino a un quinto dei condomini"
Condominio, mai più deleghe all’amministratore

I millesimi Come si misura il valore di una proprietà
Rettifiche e modifiche: quando la novità fa rima con "unanimità"
Anche le villette a schiera adesso sono ‘supercondomini’

Gli animali domestici Via libera, ma con regole precise
Gli animali domestici e la riforma del condominio: il parere dell'avvocato

Le parti comuni Modifiche d’uso e lavori più semplici
Sottotetti, pianerottoli e parcheggi: ecco le parti comuni a cui si applicano le nuove norme

Contabilità Il rendiconto diventa più simile al bilancio delle società di capitali
Un fondo per i lavori straordinari
Riscossione dei crediti condominiali. Ecco che cosa cambia per il fornitore
"L’obbligo della riscossione forzosa". Ecco cosa cambia per l’amministratore di condominio
Conto corrente del condominio, così la cassa è finita in banca
Il condominio si trasferisce sul web: verbali e bilanci online
Arriva il registro dell’amministratore. «La contabilità diventa fondamentale»

Servizi Una badante per tutto il condominio
Per la cura degli animali dog e cat sitter in comune
Ecco il ‘global service’ per i condomini: muratori, imbianchini e idraulici

Riscaldamento Come staccarsi dall’impianto centralizzato
Conto termico, incentivi statali per le rinnovabili

Assicurazione Condomini e proprietari al riparo da rischi

Ristrutturazioni Guida alle detrazioni
Eternit, rischio attuale

Contenziosi Tutte le liti più frequenti
Attesa fino a 10 anni per una sentenza definitiva
Liti, torna l’obbligo della mediazione
Conciliazione: spese ridotte e nessuna tassa