Apertura impianti sciistici 15 febbraio: tutti in pista in Emilia Romagna

Tutto pronto per lunedì nei comprensori del Monte Cimone (Modena), del Corno alle Scale (Bologna) e del Cerreto (Reggio Emilia). "Massima sicurezza e servizi". MA il Governo stoppa tutto fino al 5 marzo

Apertura impianti sciistici (foto Ansa)

Apertura impianti sciistici (foto Ansa)

Bologna, 12 febbraio 2021 - Sembra quasi l’ultimo appello per la montagna. Il 15 febbraio è segnato con un cerchio rosso sul calendario di tutti gli appassionati delle vette imbiancate: le piste aprono in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, mentre la Valle d’Aosta e il Trentino si tengono pronti tra il 17 e il 19 febbraio mentre il Veneto darà luce verde ai turisti al termine dei mondiali di sci. Tutte le stazioni renderanno il protocollo di sicurezza approvato dal Ministero.

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Quindi l’attesa è finita e da lunedì compreso anche le stazioni sciistiche del Monte Cimone (Modena) riprenderanno l’attività, nel pieno rispetto delle norme anti Covid. È tutto pronto nel comprensorio sciistico del Cimone con i suoi 50 chilometri di piste, in condizioni più che ottime, coperte da un metro e 80 centimetri di neve battuta. Aperti anche tutti i raccordi che permettono di spostarsi dal Cimoncino a Passo del Lupo e alle Polle di Riolunato. E il meteo promette sole e temperature sotto lo zero, una situazione ottimale per chi sceglierà di trascorrere una giornata sulle nevi vicine a casa.

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"Abbiamo potenziato le casse – spiega Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone we presidente del collegio maestri di sci dell’Emilia Romagna -. Il numero degli accessi è contingentato e invitiamo che deciderà di venire a sciare di prenotare on line oppure di arrivare al mattino abbastanza presto per evitare file. Abbiamo predisposto tutto per offrire la massima sicurezza, con personale preparato a gestire le file alle biglietterie e all’entrata degli impianti, che saranno protette da reti con segnalate le distanze da osservare. Se, specialmente nei fine settimana si creerà qualche fila, si chiede di avere un poco di pazienza perché siamo in Coronavirus".

Per evitare assembramento sulla navetta, il Consorzio ha deciso di tenere chiusa la seggiovia Sestola - Pian del Falco e così anche la funivia da Passo del Lupo a Pian Cavallaro. Magnani lancia un invito: "Poiché non è permesso andare in altre regioni, è un motivo in più per gli emiliano romagnoli, abituati recarsi a sciare sulle Alpi, di conoscere il Cimone. Sfruttiamo questa settimana perché il pericolo di ritornare arancione è presente".

Anche al Corno alle Scale (Bologna) si parte i bellezza e con oltre un metro di manto bianco. Tutte aperte al pubblico le 14 piste del comprensorio. Per la verità in forma molto ristretta la macchina era già stata avviata per consentire a chi svolge questa disciplina in modo agonistico di potersi allenare, ma si sa che la vera vita del comprensorio dipende dalla presenza dei turisti. Sul sito www.cornoallescale.org è possibile acquistare lo skypass giornaliero di 15 euro, tenendo presente che sulle piste di sci non sono consentite né le escursioni né l’utilizzo delle ciaspole. Riparte anche il comprensorio del Cerreto, nel Reggiano.

“Passato questo weekend, siamo a lunedì 15 febbraio, una data mai tanto attesa come quest’anno da tutti noi“. Così Marco Giannarelli, direttore di ‘Turismo Appennino’, la società di gestione degli impianti sciistici di Cerreto Laghi. Da dieci giorni lui e il suo staff stanno lavorando per riaprire in sicurezza tutti i tre gli impianti presenti sull’appennino reggiano e le 9 piste presenti nell’area. Le utenze che potranno essere accolte dalla prossima settimana sono 2.400 in totale, la metà di quelle che normalmente possono essere gestite al Cerreto. Il costo dell’abbonamento giornaliero varia dai giorni feriali (20 euro) a quelli festivi e prefestivi (30 euro). “E’ stata attivata la prenotazione online e chi non vorrà utilizzare il computer lo potrà fare direttamente in cassa senza fare la fila, evitando così gli assembramenti“, spiega Giannarelli. Saranno infatti attivati tre sportelli con percorsi separati per garantire il distanziamento adeguato. Gli operatori turistici stanno valutando se aprire gli aimpianti anche a Campigna (Forlì), sull’appennino romagnolo.