Coronavirus Emilia Romagna, altri 16 morti e 147 nuovi contagi. Bar, stop nel weekend

I positivi sono 1.533, deceduto un consigliere comunale di Piacenza. I numeri provincia per provincia. Bonaccini: "Coprifuoco anche per pizzerie e kebab, chiuderemo i mercati"

Coronavirus, operatori sanitari al lavoro

Coronavirus, operatori sanitari al lavoro

Bologna, 10 marzo 2020 – “Sono 147 in nuovi casi di coronavirus in Emilia Romagna, una crescita significativamente inferiore rispetto a quella di ieri, quando erano stati 206”. Ne dà notizia il commissario ad acta per l'emergenza Covid-19, Sergio Venturi, nella consueta conferenza che fa il bilancio della situazione: i positivi salgono a 1.533. E crescono, purtroppo, anche i decessi, che passano da 70 a 86. Passano da 4.607 a 5.167 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente ci sono 669 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 98 (8 in più rispetto a ieri). E salgono a 31 (ieri erano 30) le guarigioni, 30 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1 dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

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Oggi si registrano 16 nuovi decessi, che riguardano 3 donne e 13 uomini; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 5 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti. I nuovi decessi si sono registrati due nella provincia di Bologna, 3 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Parma, 6 in quella di Piacenza e 3 in quella di Rimini. Tra le vittime anche il consigliere comunale di Piacenza, Nelio Pavesi, ricoverato da alcuni giorni perché colpito da Coronavirus. “Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Nelio Pavesi - dice Bonaccini -, i familiari e a tutta la comunità piacentina la mia personale vicinanza, quella di tutta la Giunta e della Regione, di lui non dimenticheremo l’impegno politico e civico dimostrato in questi anni al servizio della sua città”.

Nel dettaglio, questi i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 633 (31 in più rispetto a ieri), Parma 325 (46 in più), 206 Rimini (42 in più), Modena 127 (11 in più), Reggio Emilia 104 (1 in più), Bologna 86, di cui 37 del circondario imolese (complessivamente 6 in più, di cui 2 del circondario imolese), Forlì-Cesena 20 (di cui 14 Forlì e 6 Cesena, complessivamente 4 in più, di cui 1 a Cesena e 3 a Forlì),  Ravenna 24 (5 in più), Ferrara 8 (1 in più rispetto a ieri).

"Per fronteggiare l'emergenza pensiamo di assumere mille infermieri - spiega Venturi -, abbiamo tanti operatori in quarantena". "Inoltre - aggiunge -, abbiamo la possibilità di assumere medici andati in pensione, e professionisti fase di  specializzazione".

Bar e ristoranti, stop nel weekend

Non solo bar e ristoranti: la chiusura dalle 18 alle 6 scatta anche per pizzerie al taglio, piadinerie, tigellerie, kebab, gelaterie eccetera. E' quanto dispone la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Considero anche necessario che queste attività, insieme a bar e ristoranti, siano sospese nei weekend, per evitare le scene di assembramento cui abbiamo assistito il fine settimana scorso. Sarà sempre possibile la consegna a domicilio di queste bevande e alimenti, ma non l'asporto”.

 “Inoltre - prosegue Bonaccini -, ritengo necessario chiudere i mercati tutti i giorni della settimana e non solo nei weekend, con l'esclusione dei banchi alimentari laddove assicurino la distanza minima tra le persone. Si tratta di restrizioni coerenti con quelle già in vigore e che fanno maggior chiarezza per operatori, cittadini e Comuni”. “Per queste ragioni - conclude Bonaccini - sto per assumere un'ordinanza in tal senso, a valere già dalla mattina di domani”.

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L'assessore Donini: "Sono guarito"

C'è una buona notizia in questo clima cupo da coronavirus. L'asssore alla Salute della Regione Emilia Romagna, Raffaele Donini, è guarito dal Covid-19. Donini, che una settimana fa aveva dovuto isolarsi a casa per un tampone risultato positivo (insieme con collega di giunta Barbara Lori) questa mattina ha annunciato su Facebook di essere risultato negativo ai controlli. "Ho vinto la mia battaglia", scrive, "ora sono pronto a combattere insieme a voi per vincere la guerra contro il virus".

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"Mi sono negativizzato al Coronavirus - informa l'assessore di Stefano Bonaccini - il mio sistema immunitario ha avuto la meglio. Mi sono attenuto strettamente alle indicazioni dei medici ed ho osservato l'isolamento richiesto sperando, di ora in ora, che potessi vincere questa sfida. Così è stato". Ora i "controlli di prassi e domani al lavoro. Un pensiero affettuoso alla collega Barbara Lori, ancora ricoverata a Parma ed a tutti coloro che stanno lottando con questo nemico invisibile". Donini assicura: "Ce la faremo insieme con la nostra responsabilità di cittadini e con l'eccellenza e l'umanita' dei professionisti del nostro sistema sanitario".

Tornerà dunque a occuparsi a tutti gli effetti dell'emergenza sanitaria in corso: per sopperire alla sua assenza, almeno fisica, era stato chiamato come commissario ad acta il predecessore Sergio Venturi.

Da oggi, intanto, scattano in Emilia Romagna come in tutta la Penisola i divieti e i limiti negli spostamenti, come previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, e si faranno più stringenti anche tutti i vincoli che riguardano soprattutto la vita di società e il divertimento: vietati gli assembramenti, anche all’aperto, i negozi dovranno far rispettare la distanza di un metro tra i clienti, i supermercati e i centri commerciali saranno chiusi nei weekend; bloccati tutti gli impianti di sci, le palestre e le manifestazioni sportive.

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Coronavirus, bar e ristoranti chiusi dopo le 18

Intanto, il presidente della Regione, Bonaccini, ha firmato l’ordinanza: da oggi fino al 3 aprile l’apertura di bar e ristoranti dalle 6 alle 18 viene estesa a tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Quindi anche nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, dopo che il Governo aveva già introdotto la misura restrittiva anti-coronavirus nelle altre cinque province della regione: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini.

Durante l’apertura, resta l’obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. L’ordinanza inoltre prevede che, da oggi, in tutto il territorio regionale l’attività sportiva è consentita solo agli atleti professionisti e in impianti e a porte chiuse.

Da domani, mercoledì, taxisti e autisti di mezzi a noleggio con conducente debbano indossare mascherina e guanti, e si raccomanda loro di eseguire con regolarità sanificazioni del veicolo.

Ieri, Bonaccini ha annunciato un altro provvedimento firmato dalla giunta. Un pacchetto di 45 milioni in favore di famiglie e imprese: 15 milioni di fondi straordinari del bilancio e oltre 30 di contributi liquidati in anticipo rispetto alle scadenze fissate nei prossimi mesi. Le misure prevedono 10 milioni per le imprese, per l’accesso al credito a zero interessi, altri 5 per misure di welfare a favore delle famiglie, 18 destinati ai Comuni, già assegnati per finanziare i servizi per l’infanzia, 6 al settore cultura, 3,4 per abbattere i tassi di interesse sui mutui delle imprese agricole e, infine, 3 milioni a fondo perduto per il comparto turismo e gli albergatori. Provvedimenti anche per la scuola. Un accordo tra Regione, Ufficio scolastico regionale e Lepida mette a disposizione da oggi, gli strumenti informatici di Google e Cisco. Gratuitamente, come spiega una nota di viale Aldo Moro, gli studenti potranno inviare video, power point o testi scritti, trovare i compiti assegnati e le correzioni. E gli insegnanti riunirsi in ‘stanze’ virtuali e anche incontrare, sempre on line, i genitori.

Agenzie delle Entrate: uffici territoriali e uffici provinciali aperti solo per la ricezione atti

A partire da oggi 10 marzo presso gli uffici territoriali e gli uffici provinciali dell’Agenzia delle entrate è necessario ridurre al minimo l’affluenza dei contribuenti. Al fine di contenere il rischio di diffusione del contagio, si reitera l’invito all’utilizzo dei canali telematici per la richiesta dei servizi. Presso le sedi degli uffici sarà possibile consegnare documenti e richiedere servizi per la successiva lavorazione in back-office.

Si ricorda che è possibile ricorrere all’utilizzo della posta elettronica certificata (gli indirizzi sono riportati sul sito Internet www.agenziaentrate.gov.it, nell’area nazionale e in quelle regionali) per la presentazione di istanze e documenti che saranno lavorati in back- office, il cui esito sarà comunicato dall’ufficio sempre con posta elettronica. Sarà possibile comunicare con gli uffici anche utilizzando gli altri canali di comunicazione come Civis, posta elettronica non certificata e telefono, secondo le modalità descritte sul sito Internet dell’Agenzia. Per i servizi di assistenza di carattere generale è attivo il numero verde 800.90.96.96, contattabile da telefono fisso, o il numero 06/96.66.89.07 tramite cellulare.

 

Vendita abusiva di mascherine, Bonaccini: "Una vergogna"

“E’ una vergogna. Che delle persone, a maggior ragione i dipendenti pubblici di un’azienda sanitaria, sfruttino l’emergenza che stiamo vivendo per fini di lucro a proprio vantaggio è davvero inaccettabile. Un fatto, se verificato, che da solo qualifica chi lo ha compiuto. Persone, nel caso, che dovranno essere tutte chiamate a scontare fino in fondo la pena”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, di fronte alla notizia delle tre persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Parma per la vendita abusiva di mascherine, guanti e gel igienizzanti sottratti illecitamente all’azienda sanitaria del capoluogo ducale.

“Nel momento in cui nel nostro sistema sanitario tutti stanno facendo un lavoro straordinario per assistere e curare chi ha bisogno, in giorni durissimi a causa della diffusione del coronavirus, qualcuno crede di poter approfittarne in maniera indegna. Ringrazio gli inquirenti per aver scoperto quanto successo: da parte nostra e delle strutture sanitarie hanno il massimo della collaborazione affinché si arrivi velocemente all’accertamento pieno dei fatti. Quanto ai due dipendenti della Ausl di Parma - chiude Bonaccini-, chiedo ai vertici dell’Azienda la massima rigorosità nell’applicare ogni procedimento disciplinare o procedura che li riguardi, senza guardare in faccia a nessuno. Se colpevoli, non sono certo degni di far parte della sanità dell’Emilia-Romagna”.

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