Coronavirus Emilia Romagna contagi, oggi 75 morti. La percentuale dei contagi scende

Venturi: "Speriamo sia un buon segno". I nuovi malati sono 737, la mappa per provincia

L'ingresso al pronto soccorso di molti ospedali

L'ingresso al pronto soccorso di molti ospedali

Bologna, 21 marzo 2020 - Mentre l'Emilia Romagna anticipa il Governo e chiude i negozi alimentari durante i festivi, le nuove vittime sono 75. E i positività in Emilia-Romagna sono complessivamente 6.705, 737 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. "La percentuale è in riduzione con un 12% di incremento che speriamo sia beneaugurante per i prossimi giorni", sottolineail commissario Sergio Venturi che indica anche in 329 le guarigioni, 90 più di ieri. 

Calano anche i pazienti in terapia intensiva, che sono due in meno rispetto a ieri (262). "Un dato positivo, che indica un'ottima tenuta e forse anche un'insorgenza di casi meno gravi rispetto al passato", si augura Venturi.

I decessi

Iil bilancio dei decessi parla di 75 nuove vittime, portando il bilancio totale a 715 (19 donne e 56 uomini). A Ferrara, come era già successo in altre città emiliane, sono arrivate oggi 50 bare da Bergamo (foto) per essere cremate nel forno cittadino, visto che quello della città lombarda non riesce più a fare fronte alle esigenze (video). Un'immagine che, più di mille parole rende l'idea della gravità della situazione.

Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 24 residenti nella provincia di Piacenza, 15 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 8 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 6 a Rimini, 1 a Forlì, 1 a Ferrara, 1 fuori regione.

I contagi

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.693 (118 in più rispetto a ieri), Parma 1.014 (35 in più), Reggio Emilia 977 (204 in più),  Modena 906 (139 in più), Rimini 826 (69 in più),  Bologna 610 (di cui 163 a Imola e 447 a Bologna),  complessivamente 58 in più (di cui 19 a Imola e 39 a Bologna), Ravenna 287 (74 in più), Forlì-Cesena 269 (di cui 126 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 143 a Cesena, 11 in più rispetto a ieri),  Ferrara 123  (21 in più rispetto a ieri). 

"A Medicina stiamo studiano una strategia preventiva sul piano farmacologico", ha detto il commissario straordinario all'emergenza Covd, Sergio Venturi. Dall'inizio dell'emergenza sono stati consegnati 130 nuovi ventilatori come potenziamento della rete esistente. I ventilatori per due pazienti prodotti dalla Siare della provincia di Bologna stanno per essere omologati.

In terapia inteniva: ci sono circa metà dei letti ancora vuoti e disponibili. I posti letto aggiuntivi già allestitit sono 3.305, 181 in più di ieri: 2.871 ordinari e 434 di terapia intensiva. Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 181 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.124, a 3.305 tra ordinari (2.871) e di terapia intensiva (434).

Polveri sottili

"Non siamo in grado di definire che ci sia una correlazione diretta tra l'inquinamento e questa malattia, ma i pneumologi dicono da tempo che altri virus sono maggiormente frequenti dove sono presenti pm10 e pm5, che a volte possono rappresentare un veicolo utilizzato in parte dal virus", sottolinea Venturi.

Market e corsette

Sulla chiusura dei supermercati la domenica, Venturi spiega che sarebbe bene estendere la consegna a domicilio su tutto il territorio regionale. "Quando tutto sarà finito, niente sarà come prima - ribadisce Venturi -: sarebbe bene anche implementare il lavoro 'agile', da casa". E sull'arodinanza anti-corsette, sottolinea: "Il giorno dopo il Governo l'ha copiata quasi integralmente,: noi siamo felici di questo, anzi, ci piacerebbe che ogni tanto il Governo ci anticipasse", è la fracciata.

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Altre zone rosse?

Il provvedimento estremamente restrittivo per la provincia di Rimini, preso in accordo con le autorità locali, è uno dei più severi attualmente in vigore. "Il presidente - sottolinea Venturi - sta valutando di espandere questo provvedimento anche in altre aree della Regione, dove c'è bisogno di stringere sulla mobilità delle persone.

Il consiglio

"Visto che siamo tutti in casa, vi consiglio di vedere 'L'ora più buia', è un bel film che ci darà la forza di andare avanti"

Il bollettino di ieri 

In Emilia Romagna venerdì sera erano 5.968 i casi totali di positività al Coronavirus, 754 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano a 20.753 i campioni refertati, cioè 2.409 test in più effettuati nelle ultime 24 ore. Complessivamente, erano 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (295 in più rispetto a ieri). In terapia intensiva eramno ricoverate invece 267 (7 in più rispetto a ieri) i casi accertati.

I decessi registrati venerdì sera riguardavano 27 residenti nella provincia di Piacenza, 39 in quella di Parma, 19 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 2 del territorio imolese), 3 a Forlì, 1 a Rimini e 2 a Ferrara. 

L'ordinanza

Intanto, con un'ordinanza a firma del presidente Stefano Bonaccini, l'Emilia Romagna ha chiuso la domenica i negozi alimentari, così come ogni tipo di mercato e mercatino, compresi i punti vendita di alimentari sia nei primi che nei secondi. E questo già a partire da domani, 22 marzo.

 L`ordinanza della Regione prevede che - ad esclusione di edicole, farmacie e parafarmacie - nei giorni festivi vengano sospese tutte le attività di commercio al dettaglio e all`ingrosso, comprese le attività di vendita di prodotti alimentari, sia nell`ambito degli esercizi di vicinato che delle medie e grandi strutture di vendita, anche quelli ricompresi nei centri commerciali o nelle gallerie commerciali.

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