Coronavirus oggi: il bollettino covid del 20 gennaio. Contagi in Italia ed Emilia Romagna

Sale al 5,3% il tasso di positività al coronavirus (ieri era al 4,3%) e le vittime sono 64 contro le 75 di martedì. I guariti sono 1.685 in più di ieri e i casi attivi calano di 659. Giù i ricoveri in terapia in tensiva (-2) e nei reparti covid non critici (-29). In Italia sale lievemente l'incidenza dei nuovi contagi (+0,8%), ma scendono i malati gravissimi

Covid oggi, bollettino 20 gennaio 2021 Emilia Romagna

Covid oggi, bollettino 20 gennaio 2021 Emilia Romagna

Bologna, 20 gennaio 2021 - Sale, anche se di poco, il tasso di positività al coronavirus in Emilia Romagna: sono infatti 1.090 i nuovi contagi che vengono rilevati nel bollettino di oggi. Visto che i tamponi sono più di 20.600, l'incidenza dei contagiati è del 5,3% contro il 4,3% di ieri. A conferma dell'allarme lanciato dagli esperti, è Rimini la provincia con il maggior numero dei contagi ("Intere famniglie contagiate", ha raccontato il primario di Medicina interna all'ospedale Infermi di Rimini), seguita da Reggio Emilia e Bologna.

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Oggi, la Regione Emilia Romagna ha deciso di rinviare a sabato 6 febbraio il ritorno in classe al 75% per gli studenti delle scuole superiori. Anche perché il numero delle vittime resta alto: 64, contro le 75 di ieri. Calano però i dati dei ricoveri sia nelle terapie intensive (-2) sia nei reparti covid (-29). Ci sono 1.685 persone guarite dal covid nelle ultime ore e i casi attivi a oggi sono 52.579 (-659 rispetto a ieri).

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Sui 1.090 casi, 599 sono asintomatici e 352 sono stati individuati grazie al contact tracing, 257 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 599 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,5 anni

Il bollettino protezione civile di oggi

Sale lievemente anche a livello italiano il tasso di positività: passa dal 4,1% di ieri al 4,8% di oggi. Sono infatti 13.571 i nuovi positivi (Ieri sono stati rilevati 10.497 nuovi casi) al covid in Italia e le vittime sono 524 contro le 603 di ieri. Calano, anche a livello nazionale, i ricoveri nei reparti non critici e nelle terapie intensive e ci sono 25mila nuovi guariti. La Lombardia resta la regione più colpita con 1.876 nuovi positivi in un giorno, secondo il Veneto con 1.359 contagi, terzo il Lazio: +1.281, quarta la Puglia: +1.159, quinta l'Emilia Romagna: +1.090.

Le vittime in Emilia Romagna

Tornando ai dati covid dell'Emilia Romagna si registrano, purtroppo, 64 nuovi decessi: 8 a Piacenza (4 donne – di 56, 81, 87 e 90 anni – e 4 uomini, di 78, 81, 90, 91 anni); 1 in provincia di Parma (un uomo di 67 anni); 5 a Reggio Emilia (3 donne – di 53, 80, 82 anni – e 2 uomini di 87 e 91 anni, quest’ultimo deceduto a Modena); 8 nel Modenese (3 donne – di 63, 83 e 85 anni – e 5 uomini, rispettivamente di 52, 67, 2 di 74, 93 anni); 21 in provincia di Bologna (10 donne: una di 56, una di 79 anni, 2 di 86 – di cui una deceduta a Ferrara – , poi 88, 90, 92, 2 di 98, una di 99 anni; e 11 uomini: 54, 65, 76, 2 di 78, 83, 86, 87, 90, 2 di 97 anni); 6 nel Ferrarese (5 donne – rispettivamente di 76, 85, 94, 95, 100 anni – e un uomo di 86 anni); 10 in provincia di Ravenna (3 donne – di 75, 87 e 92 anni – e 7 uomini, rispettivamente di 73, 74, 78, 85, 87, 88, 90 anni); 1 a Forlì-Cesena (un uomo di 91 anni); 4 nel Riminese (2 donne, di 80 e 90 anni, e 2 uomini, di 68 e 74 anni).

In seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni scorsi, è stato eliminato 1 decesso dalla provincia di Ravenna, in quanto non riconducibile al Covid. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.935.

I ricoveri

Sono a oggi 2.490 (-29) i pazienti covid ricoverati nei reparti non acuti e 23 (-2)  0 quelli gravissimi in terapia intensiva: 17 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 15 a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (-1), 46 a Modena (-2), 44 a Bologna (+2), 15 a Imola (+2), 29 a Ferrara (+1), 14 a Ravenna (-2), 1 a Forlì (-2), 5 a Cesena (invariato) e 26 a Rimini (+1).

Sintomatici e asintomatici per provincia

Ecco come sono suddivisi i 1.090 nuovi casi: 62 a Piacenza (di cui 30 sintomatici), 60 a Parma (di cui 37 sintomatici), 155 a Reggio Emilia (di cui 53 sintomatici), 97 a Modena (di cui 70 sintomatici), 145 a Bologna (di cui 74 sintomatici), 6 casi a Imola (di cui 2 sintomatici), 64 a Ferrara (di cui 25 sintomatici), 112 a Ravenna (di cui 62 sintomatici), 138 a Forlì (di cui 98 sintomatici), 61 a Cesena (di cui 46 sintomatici) e 190 a Rimini (di cui 71 sintomatici). 

Covid Bologna

Sui 145 nuovi casi in provincia di Bologna, 74 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 26 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 mediante i test per le categorie più a rischio, 4 attraverso i test pre-ricovero, 1 mediante gli screening sierologici mentre per 32 l’indagine epidemiologica è ancora in corso. Tra i 145 nuovi contagi, 59 sono sporadici e 86 sono inseriti in focolai. 1 caso è stato importato dall’estero, nessuno da altre regioni.

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Vaccino covid Pfizer

Bonaccini, questa mattina, è stato al Policlinico di Modena assieme a Ciro Ferrara, nel Dipartimento Materno-Infantile per ringraziare gli operatori e salutare i piccoli ricoverati. E da lì ha spiegato che "ieri sera abbiamo fatto una lunga video call con i ministri Boccia e Speranza e con il commissario Arcuri. Abbiamo deciso il riequilibrio tra regioni, perché Pfizer ha deciso unilateralmente a chi togliere di più e a chi meno. Regioni come la nostra, la Lombardia e il Friuli sono state colpite in maniera più pesante. Ci sarà un riequilibrio", ha assicurato il  presidente.

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Bonaccini è anche tornato su un tema che ha toccato più volte: il coinvolgimento dei medici e dei pediatri di famiglia nella campagna vaccinale. "Assieme al ministro Speranza incontreremo le associazioni di rappresentanza dei medici di base a livello nazionale. L'assessore Donini qui da noi ha fatto la settimana scorsa un primo passaggio informale. A mio parere è necessario coinvolgere i medici di base, perché vorrebbe dire moltiplicare i luoghi e le opportunità di vaccinazione". 

"Noi - ha ricordato Bonaccini, a proposito della vicenda del taglio delle forniture da parte della Pfizer - abbiamo, come era stato correttamente richiesto, messo da parte un po' di dosi di scorta, in attesa che Pfizer mantenga gli impegni che ha preso e arrivino anche gli altri vaccini. Stiamo aspettando tutti quanti con il fiato sospeso l'ok ad AstraZeneca. A partire da marzo speriamo di avere tutte le dosi necessarie per coprire un piano di vaccinazione robusto che triplichi o quadruplichi quello che stiamo facendo oggi. Oggi siamo la regione che ha il più alto numero di vaccinati sulla popolazione, ma siamo solo all'inizio e vogliamo fare di più".

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