Coronavirus oggi: bollettino contagi Marche del 20 gennaio. I dati Covid

Sono 417 i nuovi casi con l'indice di positività in calo: 8,6% contro il 14%. Diminuiscono anche i ricoveri. Le vittime sono 16 (+1), tra loro una donna di 101 anni

Covid oggi Bollettino 20 gennaio Marche (Calavita)

Covid oggi Bollettino 20 gennaio Marche (Calavita)

Ancona, 20 gennaio 2021 - Sono 417 i nuovi positivi al Covid 19 nelle Marche su 4876 tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e cala la pressione sugli ospedali con 15 ricoveri in meno rispetto al giorno precedente. Sono ancora 16 le vittime registrate nelle Marche, una in più di ieri quando è deceduta una giovane donna di 37 anni, una falconarese una patologia pregressa congenita che non le aveva impedito di vivere in forma autonoma fino all'arrivo del covid. Oggi sono stati testati complessivamente 7122 tamponi: 4876 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2955 nello screening con percorso Antigenico) e 2246 nel percorso guariti. Il rapporto positivi/testati è pari all'8,6%, in forte calo rispetto al 14% di ieri. 

AGGIORNAMENTO Covid 21 gennaio: bollettino dei contagi nelle Marche

Le vittime covid

Oggi le vittime sono state - appunto - 16: cinque nella provincia di Pesaro-Urbino, 5 in quella di Ancona, 2 nel Maceratese e nel Fermano, una nell'Ascolano e una residente fuori regione. Tra loro anche una signora di 101 anni di Civitanova Marche deceduta a San Benedetto.

La diffusione dei contagi provincia per provincia

Sono così distribuiti i 417 positivi rilevati: 86 in provincia di Macerata, 135 in provincia di Ancona, 76 in provincia di Pesaro-Urbino, 65 in provincia di Fermo, 38 in provincia di Ascoli Piceno e 17 fuori regione).

Come si contrae il virus

Questi casi comprendono soggetti sintomatici (46 casi rilevati), contatti in setting domestico (84 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (158 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (18 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (17 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (10 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (16 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati). Per altri 64 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2955 test e sono stati riscontrati 62 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 2%.

Calano i ricoveri nelle Marche

Calano i ricoveri in Terapia intensiva nelle Marche (-1) che nelle ultime 24 ore sono stati 84 e diminuiscono anche quelli in area non intensiva che nelle ultime 24 ore sono stati 416 (-9) e in semi intensiva (-5) che oggi sono a quota 157. si affievolisce quindi la pressione sugli ospedali delle Marche che nelle ultime 24 ore hanno registrato complessivamente 657 ricoveri (-15 rispetto al giorno precedente).  

Scuola, ritorno in classe da lunedì 25 gennaio

La scuola delle Marche può riaprire al 50% ma non prima di lunedì 25 gennaio. È questo l’esito dell’incontro del tavolo tecnico di settore terminato nel primo pomeriggio di oggi. La Regione era pronta ad aprire da subito ma è stata  chiesta la data del 25 gennaio per dare modo alle scuole di organizzarsi inviando il flusso degli studenti in movimento e far partire così anche la macchina dei trasporti. Il ritorno in classe, che riguarda le scuole superiori, sarà al 50 per cento e varrà fino al 5 marzo salvo cambiamenti del contagio del virus.

Tamponi rapidi per tornare in classe in sicurezza

Intanto l'assessore Satamartini "per tornare in classe in sicurezza" invita studenti, insegnanti e personale scolastico ad effettuare i tamponi rapidi e messi gratuitamente e senza prenotazione a disposizione nei punti della programmazione regionale. "Tutti gli studenti, insegnanti e personale scolastico Ata - si legge  nel comunicato della regione Marche -  a partire da oggi, potranno recarsi,  come preannunciato, nei punti già operativi sul territorio regionale dello screening “Marche Sicure” per effettuare i tamponi rapidi prima e durante il rientro in presenza nelle scuole superiori".

“La Regione Marche - specifica Saltamartini - ha esteso questo servizio nell’ambito di un preciso programma, mirato al rientro in sicurezza negli plessi scolastici. È una opportunità che si aggiunge all’operazione di screening rivolta già a tutti i cittadini ed è mirata all’imminente ritorno in classe delle scuole superiori in maggiore sicurezza.  Il tampone rapido per rilevare eventuali casi è un utile strumento di prevenzione e invitiamo tutti a usufruire di questa possibilità. Per questo abbiamo ampliato l’accesso gratuitamente e su base volontaria al servizio di screening, senza necessità di prenotazione, per cui basterà presentarsi ai punti dove è già in corso lo screening”.

L'epidemiologo Pompili aveva lanciato l'allarme: "Contagi quadruplicati tra i ragazzi". In autunno l’incidenza nella fascia d’età tra 14 e 18 anni era passata in dodici giorni da 91,1 a 347 su 100mila. 

Nella tarda serata di ieri, 19 gennaio, il presidente del Tar Marche si è pronunciato sul ricorso presentato il giorno stesso da un gruppo di genitori di studenti di scuola secondaria di secondo grado, aderenti al Comitato Priorità alla Scuola Marche, che chiedevano l'annullamento dell'ordinanza della Regione Marche che proroga la Dad al 100% fino al 31 gennaio compreso. Il presidente del Tar Marche ha ritenuto "necessario acquisire dalla Regione Marche una relazione di chiarimenti sui fatti di causa, con allegata la relazione istruttoria a firma del dirigente del Servizio Sanità" datata 5 gennaio. La documentazione, fa sapere il gruppo dei genitori di Priorità alla Scuola, è attesa "per questo giovedì". Alla base del ricorso, presentato dagli avvocati Valeri, Virgilio e Nicolini, vi sono "profili di illegittimità dell'ordinanza regionale in quanto si pone in deroga ad una norma di rango superiore, il d.l. 5 gennaio 2021, che disciplinava il rientro in presenza al 50% dall'11 al 16 gennaio, oltre a violare i vincoli di competenza e i limiti imposti ai poteri di intervento delle Regioni previsti dai precedenti d.l. 19 e 33 del 2020. Proprio il d.l. 19/2020, infatti, consente di introdurre misure più restrittive nelle more dei Dpcm e con "efficacia limitata fino a quel periodo".

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