Diploma in 4 anni, ecco le scuole sperimentali dell'Emilia Romagna

L’elenco è stato pubblicato Miur: 11 gli istituti e i licei nella nostra regione. Iscrizioni possibili dal 16 gennaio

L’episodio in un istituto superiore (foto archivio)

L’episodio in un istituto superiore (foto archivio)

Bologna, 29 dicembre 2017 - Diploma in 4 anni, ora è possibile anche in Emilia Romagna. Ecco infatti spuntare nell’elenco delle 100 scuole di secondo grado sperimentali con percorsi quadriennali pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ben 11 istituti dell’Emilia Romagna di cui uno a Bologna, uno a Imola, tre a Ferrara, uno a Forlì, e uno a Reggio Emilia. Ogni scuola, che sia statale o paritaria, potrà attivare una sola classe sperimentale. Si tratta per Bologna del liceo linguistico paritario Malpighi, per Imola del liceo scientifico Rambaldi-Valeriani.

Liceo linguistico paritario Smiling a Ferrara, l’Istituto costruzioni, ambiente e territorio Aleotti sempre a Ferrara e l’Istituto informatica e telecomunicazioni Copernico-Carpeggiani (Ferrara). A Forlì, il diploma ‘sprint’ verrà attivato nel liceo scientifico Paulucci mentre a Reggio Emilia la sezione sperimentale verrà accolta nell’Istituto scientifico opzione Scienze applicate Zanelli. A Parma la sperimentazione verrà fatta nel liceo scientifico Ulivi e a Fornovo di Taro (Parma) nell'istituto scientifico con opzione Scienze applicate Emilio Gadda. A Piacenza invece nel liceo scientifico Respighi e nel liceo linguistico Gioia. I percorsi partiranno con l’anno scolastico 2018-2019.

Le iscrizioni saranno possibili a partire dal prossimo 16 gennaio, la stessa data prevista per le iscrizioni ai percorsi ordinari. In Italia già 12 istituti stanno sperimentando il diploma in 4 anni sulla base di singole richieste presentate negli anni scorsi al Ministero. Con il bando emanato a ottobre si è deciso di superare questa logica, aprendo a una sperimentazione con criteri comuni di selezione, che hanno messo al centro la qualità dei percorsi e l’innovazione didattica, e con obiettivi nazionali di valutazione che, alla fine del percorso sperimentale, consentiranno di fare scelte basate su dati e informazioni approfonditi. Nessuno “sconto” sugli obiettivi formativi: le scuole partecipanti assicureranno, come previsto dall’Avviso pubblico di ottobre, il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento previsti per il quinto anno di corso, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida.