Emilia Romagna si allarga la zona arancione scuro. Regione verso la conferma arancione

Da oggi maggiori restrizioni per 14 comuni tra Imola e Ravenna, ma da sabato il provvedimento sarà esteso a tutta la provincia di Bologna: ecco le nuove regole per seconde case, isolamento, spostamenti e scuole

Emilia Romagna, i Comuni in zona arancione rafforzata

Emilia Romagna, i Comuni in zona arancione rafforzata

Bologna, 25 febbraio 2021 - Da oggi i primi 14 comuni a cavallo tra l'Imolese e il Ravennate, da sabato anche gli altri 45 comuni della Città metropolitana di Bologna: parte subito affollata la nuova zona arancione scuro che prevede, prima di tutto, scuole chiuse con didattica a distanza al 100% (restano a scuola solo i bimbi tra gli 0 e i 3 anni), lo stop alle visite ai parenti e poi il divieto di spostamento dal proprio comune anche se ha meno di 5mila abitanti. Viene anche tolta la possibilutà di raggiungere la propria seconda casa.

Aggiornamento: L'ordinanza in PdfZona arancione rafforzata: tutte le regole, cosa è vietato - Comuni dell'Emilia Romagna arancione scuro: quali sono - I cambi di colore delle regioni del 26 febbraio

Zona arancione: verso la conferma per tutta la regione

Nella lotta al coronavirus l'Emilia-Romagna si preprara ad affrontare un'altra settimana di zona arancione. Servono, infatti, due settimane con Rt inferiore a 1 (qui gli ultimi parametri regionaliper migliorare la fascia e salire nella zona gialla, secondo i parametri utilizzati finora dal ministero della Salute che sono in corso di valutazione e potrebbero cambiare, come richiesto anche dalla Conferenza delle Regioni, guidata dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Sefano Bonaccini. E il premier Draghi ha aperto un confronto su questo, a cui partecipano il ministero della Salute, l’Iss e i tecnici delle Regioni, si parla soprattutto della tecnica di raccolta dei dati.

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Zona arancione scuro: altri ingressi

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Emilia Romagna, i Comuni in zona arancione rafforzata
Emilia Romagna, i Comuni in zona arancione rafforzata

Stamattina, invece, si sono svegliati in zona 'arancione scuro' o 'arancione rafforzata', i residenti di 14 comuni: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano e Castel del Rio, oltre a chi abita nei comuni ravennati di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme. Regole che valgono fino all'11 marzo. La ragione di un provvedimento descritto come “sofferto” da Bonaccini, e che è stata ufficializzato con la firma, ieri, della relativa ordinanza, è da ricondurre a un andamento del contagio in forte crescita nella zona di Imola, presa nel suo complesso, e nelle altre aree interessate”.

La stessa sorte capiterà da sabato mattina al resto della provincia di Bologna, città compresa. Ancora sorvegliato speciale l'Appennino bolognese, dove si attendono i risultati dello screening di massa sulla popolazione di San Benedetto Val di Sambro e frazioni, partito ieri, per valutare se entrare in zona arancione scuro. Per ora gli esiti dei tamponi farebbero ben sperare.

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Zona arancione scuro: quali sono i nuovi comuni che entrano da sabato

Sono 45 i comuni della Città metropolitrana di Bologna che sabato 27 febbraio si sveglieranno in zona arancione rafforzata: Bologna, Alto Reno Terme, Anzola dell'Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Camugnano, Casalecchio di Reno, Castel d'Aiano, Castel di Casio, Castel Maggiore, Castello d'Argile, Castenaso, Castiglione dei Pepoli, Crevalcore, Gaggio Montano, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Loiano, Malalbergo, Marzabotto, Minerbio, Molinella, Monghidoro, Monte San Pietro, Monterenzio, Monzuno, Mordano, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Benedetto Val di Sambro, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant'Agata Bolognese, Sasso Marconi, Valsamoggia, Vergato e Zola Predosa

Zona arancione scuro: regole e divieti

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Spostamenti, visite a parenti e amici Come accade per le zone rosse, saranno ulteriormente ristretti gli spostamenti, sia all'interno del comune di residenza sia verso comuni limitrofi, escludendo le visite giornaliere di due persone a parenti e congiunti, fin qui possibili, e limitando le uscite dall'abitazione alle sole comprovate esigenze lavorative, alle situazioni di necessità (come acquisto di beni) o ai motivi di salute. Non si potrà uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a 5.000 abitanti (come ora previsto e disciplinato per le zone rosse dall’articolo 2 del Decreto legge numero 15 del 23 febbraio scorso): resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi, ma solo per particolari necessità, come per esempio per l’acquisto di prodotti che nel proprio comune sono introvabili.

Seconde case Vietato lo spostamento verso le seconde case, che restano possibili - anche se fuori regione - solo per chi vive in una zona gialla o arancione. Nella zona arancione rafforzata o nella zona rossa stop a questa possibilità anche se la seconda casa si trova in zona gialla o arancione standard. Ogni spostamento fuori da casa andrà autocertificato, mentre rimane sempre consentito rientrare al proprio domicilio o alla propria residenza, tenendo però presente il coprifuoco notturno in vigore dalle 22 alle 5. 

Scuole chiuse, Dad per tutti In zona 'arancione rafforzata' potranno recarsi in classe solo i bambini iscritti ai servizi educativi e alle scuole dell'infanzia 0-3 anni, mentre tutti gli studenti delle scuole di ogni altro ordine e grado dovranno ricorrere alla Didattica a distanza. La didattica a distanza viene attivata per tutti gli alunni dai 3 anni in su, a meno che l'alunno non sia iscritto a un istituto che resta fuori dalla zona arancione scuro. In quest'ultimo caso, ad esempio per i bimbi imolesi che frequentano l'asilo a Bologna, sarà possibile uscire dal comune di residenza.

Il tampone di controllo Nei territori interessati dall'ordinanza l'isolamento del caso confermato non potrà essere interrotto dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo.

Lavoro I datori di lavoro pubblici sono tenuti a limitare la presenza del personale per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell'emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile. 

Bar e ristoranti Non sono previsti cambiamenti, rispetto alla 'zona arancione' tradizionale, in merito alle aperture e al funzionamento delle attività legate alla ristorazione. Bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti, quindi, potranno sollevare la serranda ospitando al loro interno i clienti solo per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d'asporto. Dalle 5 alle 18 nei normali bar e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande. La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, è libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre possono restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande, attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

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Negozi Stesso discorso per gli esercizi commerciali non legati alla ristorazione, con i negozi che restano tutti aperti negli orari di lavoro canonici dei giorni feriali e i centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Nel fine settimana, dunque, serrande aabbassate per le attività commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, con le significative eccezioni delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Uffici pubblici Resta consentito, previa prenotazione telefonica di un appuntamento nei canonici giorni di apertura all'utenza, l'espletamento delle pratiche amministrative che richiedono la presenza materiale del cittadino presso un ufficio o sportello pubblico.

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Matrimoni, funerali e manifestazioni Nessuna significativa nuova limitazione, poi, neanche per lo svolgimento delle cerimonie religiose e dei funerali, ai quali si può partecipare nel rispetto delle norme sul distanziamento e sull'uso delle mascherine. Stesso discorso nel caso delle manifestazioni, possibili purché svolte in forma 'statica' e distanziata

Sport Stop a tutti gli eventi e competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come sarà impossibile svolgere attività ginnica nei centri sportivi all’aperto. Resterà consentito, dunque, lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto, oltre allo svolgimento di attività motoria individuale in prossimità della propria abitazione, purché sia rispettata la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.

Mercati

Nei Comuni di Bagnara di Romagna, Conselice e Massa Lombarda continueranno a svolgersi regolarmente i mercati settimanali, nel rispetto delle ordinanze sindacali contenenti le misure per mitigare il rischio di diffusione dell’epidemia di Covid-19. Lo fanno sapere le tre amministrazioni che - spiegano - "tramite volontari, operatori della Polizia Locale e con il personale dei servizi interessati alla gestione delle aree mercatali, svolgeranno un’attività di presidio e monitoraggio dei mercati per verificare l’adempimento delle misure prescritte e la loro idoneità, al fine anche di riconsiderarne l’efficacia e, eventualmente, di rafforzarle".

L'ordinanza della Regione Emilia Romagna