L'Emilia Romagna resta un'altra settimana in zona gialla, è ufficiale

Rt in leggero aumento (da 0,77 a 0,83) ma stabilmente sotto 1 e cala la pressione sugli ospedali, inserita tra le regioni a rischio basso nel monitoraggio settimanale

L'Emilia Romagna si aspetta di restare in zona gialla. Un ristorante (FotoSchicchi)

L'Emilia Romagna si aspetta di restare in zona gialla. Un ristorante (FotoSchicchi)

Bologna, 5 febbraio 2021 - L'Emilia-Romagna resta un'altra settimana in zona gialla.  Nel consueto monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia da Covid-19 in Italia, con i numeri regione per regione, l'Emilia Romagna è stata inserita tra le regioni a rischio basso.

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I dati

L'indice di trasmissione del contagio del Coronavirus (Rt) dell'Emilia Romagna la scorsa settimana era dello 0,77, inferiore a quello nazionale dello 0,84. L''indicatore dell'Emilia Romagna è stabilmente sotto la soglia di rischio 1 e si attesta a 0,83 (di poco inferiore a quello nazionale che resta stabile a 0,84). L’indice di occupazione delle terapie intensive, nel territorio regionale, è del 26% (la scorsa settimana era del 29%), cioè sotto la soglia di rischio: per stare in zona gialla, i posti letto devono essere occupati tra il 30% e il 40%. Il dato che riguarda gli altri reparti Covid è del 36% (la scorsa settimana era del 37%) di occupazione, anche questo compatibile con la zona gialla (sotto il 40%).

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Il miraggio della zona bianca

Nel lungo periodo la Regione punta al 'bianco': le condizioni per entrare in zona bianca sono 3 settimane di fila con un'incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, Rt sotto l'1 e rischio basso. Se una regione riesce a conquistare la zona bianca, la libertà è quasi totale e le uniche restrizioni sono il distanziamento e l'uso della mascherina. Finora, però, nessuna regione italiana è entrata in questa fascia.

Le regole della zona gialla

Le regole della zona gialla rimangono le stesse delle settimane passate.

Spostamenti: nel Comune divieto dalle 22 alle 5 (coprifuoco), consentiti tra Comuni della stessa Regione, non fra diverse regioni fino al 15 febbraio (salvo motivi di necessità e urgenza). Le visite a parenti e amici sono consentite all'interno della regione una sola volta al giorno e massimo in due persone. Le seconde case si possono raggiungere anche fuori regione.

Negozi: sono aperti fino alle 20, i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di supermercati, edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie.

Bar e ristoranti: sono chiusi dalle 18 ed è consentito l'asporto fino alle 22.

Restano chiusi piscine, palestre, teatri, cinema e sale giochi. I musei sono aperti dal lunedì al venerdì. I centri sportivi sono aperti.